Gaudium news > San Callisto, il Papa delle catacombe di Roma

San Callisto, il Papa delle catacombe di Roma

Chi si reca a Roma è spesso invitato a visitare le catacombe di San Callisto, le più famose della città, con i loro 4 livelli e 20 chilometri di corridoi.

San Calixto 2

Redazione (14/10/2024 16:52, Gaudium Press) San Callisto, Papa e martire, 16° Papa della Chiesa, era uno schiavo che lavorava nelle miniere e che, ottenuta la libertà, si era dedicato all’insegnamento della fede di Cristo. Fu Papa dal 217 al 222.

Chi visita Roma è spesso invitato a visitare le catacombe di San Callisto, le più famose di Roma, con i loro 4 livelli e 20 chilometri di corridoi. In queste catacombe si trova la tomba di Santa Cecilia e di molti altri martiri. Papa San Ceferino lo nominò responsabile di queste catacombe, che erano il cimitero dei cristiani, ed egli le organizzò e le amministrò bene. Lo stesso Papa lo fece diacono e divenne suo consigliere.

Ma ben presto dovette scontrarsi con Ippolito, che riteneva che uno schiavo liberato non avesse la dignità di guidare la Chiesa, e che non gradiva che venisse ammesso al sacerdozio chi era già stato sposato due o tre volte. Ippolito contestava anche un’altra affermazione di San Callisto, che diceva che se un vescovo commetteva un peccato grave, ma poi si pentiva, non doveva essere sostituito.

San Calixto

San Callisto riconobbe anche la legittimità dei matrimoni tra schiavi e donne libere, vietati dalla legge civile, ponendo così le basi per l’affermazione dell’autorità della Chiesa sul potere temporale in questi ambiti.

Un uomo penitente

San Callisto era un uomo dal digiuno frequente e prolungato. Per questo, quando in seguito fu fatto prigioniero, vittima della persecuzione dei cristiani, e gettato in una buia prigione senza cibo, riuscì a resistere con una certa facilità. I carcerieri gli chiedevano come facesse a rimanere sereno, ed egli rispondeva: “Ho abituato il mio corpo a stare per giorni e settimane senza cibo e senza bevande, e questo per amore del mio amico Gesù Cristo, così che ora sono in grado di resistere senza disperarmi”.

Come per molti prigionieri santi, la sua virtù commosse le stesse guardie. Riuscì a guarire la moglie del carceriere quando era ormai in fin di vita, il che portò il carceriere stesso e tutta la famiglia a battezzarsi.

Durante una rivolta nel 222, fu dato l’ordine di gettarlo in un pozzo e che la bocca del pozzo fosse coperta di macerie: ciò provocò la sua morte. Questo è il pozzo di San Callisto, dove si venera tuttora la memoria di questo Papa, che fu schiavo, amministratore di catacombe, pontefice e martire.

 

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate