Belgio: non solo l’università di Lovanio e il governo ,ora anche tre prelati contro il Papa
Oltre agli attacchi già subiti in Belgio, ora si aggiungono altri inaspettati attacchi, provenienti dall’interno degli ambienti ecclesiastici.
Redazione (16/10/2024 13:17, Gaudium Press) La visita del Papa in Belgio ha suscitato molto scalpore tra i progressisti. Oltre all’attacco scellerato dei professori e degli studenti dell’Università di Lovanio, che hanno emesso un comunicato aggressivo proprio nel momento in cui Francesco si rivolgeva all’assemblea, seguito dall’annuncio della convocazione del nunzio da parte del Primo Ministro per presunte ingerenze nella politica interna, ora ci sono altre inaspettate ripicche, provenienti dagli ambienti ecclesiastici.
In dichiarazioni che suonano più come un rifiuto di riconfigurare la società secondo i postulati di Cristo, il vescovo di Namur, mons. Pierre Warin, ha detto che “bisogna accettare la nostra società così com’è”. “Dubito che il Papa scriva tutti i suoi discorsi, ma bisogna tener conto del contesto del Paese in cui ci si trova”, ha azzardato.
Il vescovo di Tournai Guy Harpigny ha dichiarato a una televisione locale: “Il fatto che il Papa voglia beatificare il re, probabilmente proviene da alcuni [cattolici], ma i vescovi non hanno mai chiesto questo”. Il prelato si riferiva al desiderio espresso da Francesco in Belgio di canonizzare il re Baldovino, che a suo tempo si rifiutò di firmare una legge sull’aborto.
Sebbene Mons. Harpigny abbia detto di essere d’accordo con il Papa sull’aborto, ha affermato che “chiamare medici e ginecologi ‘sicari’… è un po’ esagerato”.
A sua volta, il vescovo di Anversa Johan Bonny ha contestato l’annuncio del Papa sulla causa di beatificazione di Baldovino, durante una Messa all’aperto a Bruxelles.
“Penso che i suoi consiglieri non lo abbiano consigliato bene!”, ha dichiarato il prelato al quotidiano De Standaard. “Quegli ultimi minuti hanno gettato un’ombra sui tre giorni precedenti. Sembra che il Papa abbia lanciato un’altra bomba e se ne sia andato. È semplice”. Dichiarazioni davvero assurde, che negano la possibilità per un Pontefice di proporre l’avvio di un processo di beatificazione per qualcuno che considera particolarmente virtuoso.
In tutte e tre le dichiarazioni è evidente la volontà di non scontrarsi con il mondo, ma di rimanere nell’ambito del politicamente corretto locale.
Con informazioni tratte da Infocatólica.
lascia il tuo commento