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Sulle comunioni scandalose: la moglie di Macron e Pelosi

“Se mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna”. (1 Cor 11, 27-29)

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Foto: Wikipedia

Redazione (12/12/2024 10:20, Gaudium Press) Non pochi media hanno ripreso il momento in cui Brigitte Macron, compagna dell’attuale presidente francese Macron, si è avvicinata per ricevere la comunione alla messa di re-inaugurazione di Notre Dame de Paris.

Ma risulta che la situazione matrimoniale della moglie del presidente sia pubblica: ha sposato André-Louis Auzière nel giugno 1974, con cui ha tre figli. Si è separata nel 1994 e ha divorziato nel 2006. Un anno dopo ha stretto un’unione civile con l’ex allievo Macron. Il primo marito è poi morto nel 2019.

Quindi le cose sono due: o dopo la morte del marito Auzière ha regolarizzato la situazione con la Chiesa, oppure quella che si è svolta a Notre Dame è stata semplicemente una scandalosa comunione sacrilega, visto che “non devono essere ammessi alla Santa Comunione coloro che sono stati scomunicati e coloro che sono in interdetto dopo l’imposizione o la dichiarazione della pena, e coloro che persistono ostinatamente in un peccato grave manifesto” (CCC can. 915). Affinché la comunione del Corpo e del Sangue di Cristo non diventi un mero atto sociale e perché “chi mangia il pane o beve il calice del Signore indegnamente dovrà rendere conto del Corpo e del Sangue del Signore”, perché “se mangia e beve senza discernere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria dannazione” (1 Cor 11, 27-29). (1 Cor 11, 27-29)

Ma è notizia di questi giorni anche la persistente volontà di Nancy Pelosi, ex speaker del Congresso degli Stati Uniti, ad accedere alla comunione sacramentale.

Il caso della Pelosi ha una rilevanza particolare perché a lei, abortista consumata, è stato pubblicamente vietato dal suo vescovo, l’arcivescovo Salvatore Cordileone, di ricevere la comunione, proprio perché le sue azioni rappresentano un “pubblico scandalo”. Il divieto dell’arcivescovo Cordileone mirava a invitare la rappresentante alla camera a sottoporsi a una “conversione del cuore”.

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Foto: Wikimedia commons

Ma la Pelosi è una cattolica molto particolare, ha una sua religione, e così ha recentemente dichiarato al National Catholic Register che continua a ricevere la comunione nonostante il divieto di Cordileone: “Ricevo la comunione comunque. È un problema suo, non mio”, ha detto. Per lei la fede è il rapporto personale con Cristo.

Nell’intervista ha anche fatto riferimento al rinnovo dell’accordo Cina-Vaticano, a cui è contraria, e ha detto di aver trasmesso al nunzio le preoccupazioni di diversi membri del Congresso.

Ma eccoci alla comunione per le donne divorziate (fino a diversa pubblicazione), alla comunione per gli abortisti anche se vietata dal loro vescovo. Tutto indica che manca la catechesi sul Santissimo Sacramento dell’altare.

 

 

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