Angelus: aprire finestre di luce nelle notti più buie dell’umanità
Dalla finestra del Palazzo Apostolico, Papa Francesco ha tenuto oggi il suo primo Angelus domenicale del 2025. Nell’affermare che nulla può fermare la potenza dell’amore di Dio, il Santo Padre ha incoraggiato i fedeli ad “accendere la luce” dell’amore ovunque e ad “essere messaggeri di speranza con semplici ma concreti ‘sì’ alla vita”.
Foto: Vatican news
Redazione (05/01/2025 16:25, Gaudium Press) Citando la frase del prologo del Vangelo di San Giovanni, “la luce splende nelle tenebre e le tenebre non hanno prevalso su di essa”, Francesco ha commentato come questo testo ci ricorda che nulla può fermare la potenza dell’amore di Dio. “Al di là degli ostacoli e dei rifiuti, esso continua a brillare e a illuminare il nostro cammino”.
Questa costanza dell’amore di Dio si manifesta nella culla, dove il Figlio di Dio “si offre fragile e indifeso”. Prima ai pastori, “uomini dal cuore segnato dalla durezza della vita e dal disprezzo della società”, poi ai Magi venuti da lontano. E soprattutto l’esempio della vita umile di Maria e Giuseppe, “che lo hanno accolto e cresciuto con amore, ma con le possibilità limitate e le difficoltà di chi non ha risorse”, ha ricordato il Santo Padre.
Aprire finestre di luce
Davanti a una folla di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, nonostante la pioggia, il Papa ha ribadito che “Dio non si ferma mai”, nemmeno oggi. Al contrario, “trova mille modi per raggiungere ciascuno di noi, ovunque ci troviamo, senza calcoli o condizioni, aprendo finestre di luce che le tenebre non possono coprire, anche nelle notti più buie dell’umanità”.
Questo instancabile amore di Dio, questa “realtà che ci consola e ci dà coraggio”, ci spinge a imitarlo, ha detto il Sovrano Pontefice. Come possiamo farlo? “Facendo luce ovunque possiamo, con chiunque incontriamo, in ogni contesto: familiare, sociale, internazionale”.
Lasciamo che risplenda l’amore di Dio
Il Papa ha invitato ogni pellegrino a “non aver paura di fare il primo passo, aprendo finestre luminose di vicinanza a chi soffre, di perdono, di compassione e di riconciliazione, per rendere il cammino più chiaro, sicuro e possibile per tutti”. Un invito particolarmente speciale in questo Anno giubilare a essere “messaggeri di speranza con semplici ma concreti ‘sì’ alla vita, con scelte che portano vita”.
Infine, Francesco raccomanda a tutti di essere un faro di luce. “Dove posso essere una finestra che lascia passare l’amore di Dio?
Con informazioni tratte da Vatican news
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