Nuovo procuratore generale americano: mai più persecuzione statale contro cattolici e persone di fede
Pam Bondi ha partecipato all’udienza di conferma del Senato e ha fatto importanti dichiarazioni.
Redazione (18/01/2025 13:09, Gaudium Press) Sono stati importanti, non solo per i cattolici ma per loro in particolare, i diversi annunci fatti da Pamela Bondi, la candidata di Trump alla carica di Procuratore Generale degli Stati Uniti, che durante l’udienza di conferma al Senato si è impegnata a porre fine ad alcune “prese di mira” da parte del Dipartimento di Giustizia (DOJ) contro i cattolici e chiunque pratichi la propria fede o tenga proteste pacifiche.
Durante l’udienza, il senatore repubblicano Mike Lee dello Utah le ha chiesto come avrebbe impedito al Dipartimento di Giustizia di perseguire gli americani, compresi i cattolici che praticano la loro fede, i genitori che si esprimono durante le riunioni scolastiche e le persone che protestano pacificamente presso le cliniche abortiste. Bondi ha detto che il governo federale non dovrebbe bersagliare i genitori e le persone che praticano la loro fede, e ha sottolineato che “inviare informatori nelle chiese cattoliche [è una cosa] che deve finire”.
Il senatore Josh Hawley ha sottolineato “l’attacco e la campagna senza precedenti contro le persone di fede” durante il mandato di Biden, citando che “più di 100 centri di assistenza alla gravidanza e più di 300 chiese sono state attaccate, vandalizzate e bruciate”. Hawley ha criticato la mancanza di procedimenti giudiziari contro questi crimini sotto il procuratore generale Merrick Garland, che non li ha perseguiti adeguatamente. Ha anche fatto riferimento a una nota dell’FBI dell’ufficio di Richmond, che accusava i cattolici tradizionali di essere un focolaio di “estremisti violenti” e che incoraggiava la denuncia da parte di altri parrocchiani che partecipavano alla Messa latina tradizionale, cosa che Bondi ha condannato come un abuso e ha promesso di indagare personalmente su tale nota.
Bondi, cattolica, è stata procuratrice generale della Florida dal 2011 al 2019 e si è distinta per la sua difesa del matrimonio tradizionale e per la lotta al traffico di bambini. Nel 2012 ha fatto causa all’amministrazione Obama per il mandato sulla copertura della contraccezione e ha difeso le leggi pro-vita della Florida. La sua nomina a procuratore generale è avvenuta dopo il ritiro di Matt Gaetz per mancanza di sostegno da parte di alcuni senatori repubblicani.
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