Angelus: Dio risponde sempre con l’abbondanza del suo amore
All’Angelus di questa domenica 19 gennaio, Papa Francesco ha riflettuto sul primo segno del Signore alle Nozze di Cana per ricordare ai fedeli che quando ci manca qualcosa, il Signore ci dà la sovrabbondanza, perché “vuole fare festa con noi”.
Foto: Notiziario Vaticano
Redazione (20/01/2025 15:04, Gaudium Press) Nel discorso che ha preceduto la preghiera mariana dell’Angelus di questa II domenica del Tempo Ordinario, Papa Francesco ha incentrato la sua meditazione sul Vangelo delle nozze di Cana, dove San Giovanni (2,1-11) “racconta il primo segno di Gesù, quando trasformò l’acqua in vino durante una festa di nozze a Cana di Galilea”. Secondo il Santo Padre, questo racconto “anticipa e riassume l’intera missione di Gesù: nel giorno della venuta del Messia” – secondo le parole dei profeti – “il Signore preparerà un ‘banchetto di vini eccellenti’ (cfr. Is 25,6) e ‘’i monti stilleranno vino nuovo‘’ (cfr. Am 9,13)”.
In questo Vangelo, spiega il Papa, possiamo trovare due cose: “mancanza e sovrabbondanza”. “Da una parte, manca il vino, e Maria dice al Figlio: ‘Non hanno vino’ (v. 3); dall’altra, Gesù interviene facendo riempire sei grandi anfore e, alla fine, il vino è così abbondante e squisito che il padrone del banchetto chiede allo sposo perché lo abbia tenuto da parte fino alla fine (v. 10)”. Così, “il nostro segno è sempre la mancanza, ma il segno di Dio è la sovrabbondanza, e la sovrabbondanza di Cana è il segno””.
“Come risponde Dio alle carenze dell’uomo? Con la sovrabbondanza”, ha sottolineato il Santo Padre. “Dio non è avaro! Quando dà, dà molto. Non ti dà poco, ti dà molto”, ha insistito.
Francesco ha parlato delle situazioni della vita in cui ognuno di noi può dire che “manca il vino” “al banchetto della nostra vita”, “che mancano le forze e tante altre cose”. “Questo accade quando le preoccupazioni che ci affliggono, le paure che ci assalgono o le forze inquietanti del male ci privano del sapore della vita, dell’ebbrezza della gioia e del gusto della speranza”.
“Di fronte a questa mancanza, quando il Signore dà, dà la sovrabbondanza. Sembra una contraddizione: più c’è mancanza in noi, più c’è sovrabbondanza del Signore”, ha detto il Papa. Perché? “Perché il Signore vuole fare festa con noi, una festa che non finirà mai”, ha detto Francesco.
Prima di concludere, Papa Francesco ha invocato l’intercessione della Vergine Maria, “Donna del vino nuovo”, affinché “ci aiuti a riscoprire la gioia dell’incontro con il Signore Gesù”.
Con informazioni tratte da Vatican.va
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