Lourdes: una promessa
La sorgente nella grotta di Lourdes è l’immagine stessa della fonte di grazie mariane che sta per inondare la terra, in vista dell’instaurazione del regno di Maria.
Foto: Nick Castelli/ Unsplash
Redazione (11/02/2025 15:15, Gaudium Press) Quando sentiamo la parola Lourdes, ci viene subito in mente la scena della processione delle candele, la grotta benedetta di Massabielle e la sua statua, o le magnifiche basiliche dedicate alla Madre di Dio. È impossibile non ricordare le acque che sgorgano copiose ai suoi piedi e che portano tanti benefici fisici e spirituali a innumerevoli fedeli. Infatti, “Lourdes è uno di quei luoghi che Dio ha scelto per far risplendere un particolare raggio della sua bellezza”.
Possiamo chiederci perché Dio l’abbia scelta perché diventasse uno dei più grandi centri di pellegrinaggio del mondo, una sorta di Santa Casa della Misericordia aperta a tutti, dove innumerevoli malati vengono guariti, i peccatori si convertono, gli afflitti trovano consolazione, dove, insomma, una fonte di luce e di grazia si riversa su chi vi si reca con un minimo di devozione, e anche su chi vi arriva per semplice curiosità.
Una risposta ai problemi del suo tempo
Il contesto delle apparizioni di Maria Immacolata a Santa Bernadette indica la loro universalità. Le persecuzioni religiose, le guerre e gli sconvolgimenti che la Francia aveva vissuto dopo la Rivoluzione francese avevano profondamente segnato il cattolicesimo che un tempo regnava in quella nazione, influenzando il resto dell’Europa. Il mondo stava cadendo nel buio profondo dell’ateismo, del razionalismo e del soggettivismo.
In quel momento, la Beata Vergine decise di apparire in un villaggio quasi sconosciuto della Francia, a una ragazza semplice e ignorante, affinché da lì scaturisse un torrente di grazie e meraviglie impensabili e inspiegabili se non con la fede.
La Madonna venne a dare al mondo un messaggio di preghiera, di penitenza e di conversione e, in particolare, ai suoi fedeli devoti, volle infondere coraggio e amore per il sacrificio, come indica una delle prime frasi che disse alla veggente: “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo, ma nell’altro”.
Un semplice fenomeno storico?
Forse le benedizioni di Lourdes sono solo emanazioni postume del passato, che tendono a diminuire nel tempo fino a spegnersi del tutto?
Per eliminare una fitta oscurità, la luce deve essere molto intensa. Se Maria ha riversato sugli uomini tante grazie nel XIX e XX secolo come rimedio al peccato, quante altre non ne riverserà ai nostri giorni, dove le malattie spirituali e le debolezze morali hanno raggiunto parossismi impensabili? Quando le tenebre del peccato coprono la terra come un mantello nero, Colei che nella Scrittura è cantata come “Donna vestita di sole” (Ap 12,1) non farà forse risplendere maggiormente la sua luce al mondo intero, se Lei stessa ha promesso un’epoca luminosa nel futuro, in cui trionferà il suo Cuore Immacolato?
Il 16 luglio 1858, Bernadette rispose nuovamente alla misteriosa chiamata dalla grotta; sarebbe stata l’ultima volta. Quando arrivò sul posto, si rese conto che l’accesso a Massabielle era chiuso. Per questo motivo, dovette accontentarsi di guardare da lontano, dall’altra parte del Gave. Si sarebbe detto che questo fosse un segno di partenza, di tramonto. Tuttavia, le parole della veggente rivelano il contrario: “Mi sembrava di essere davanti alla grotta, alla stessa distanza delle altre volte; vedevo solo la Vergine, non l’avevo mai vista così bella!”.
Nel momento in cui Maria Santissima poteva sembrare lontana, è apparsa in tutto il suo splendore e con grande vicinanza. Non era un addio, ma una promessa.
Non è quindi pretenzioso dire che la luce che ci arriva da Lourdes in realtà viene dal futuro, come speranza di nuove grazie che Maria Santissima vuole riversare sui suoi figli.
Una sorgente dal fango
Come Madre premurosa, la Madonna sa dare il rimedio giusto per ogni malattia. E quanto più grave è la ferita, tanto più potente è l’unguento preparato. Chi meglio della Santa Taumaturga di Massabielle può guarire una generazione devastata da tanti disturbi nervosi e da tante malattie fisiche? Chi meglio di quella gentile Signora che è apparsa così dolce e affabile alla piccola Bernadette può curare un’umanità sofferente?
Del resto, quale modo migliore per risanare una società così disgregata dall’egualitarismo e già dimentica della dignità della condizione umana se non quello di guardare a quella grotta in cui la veggente assunse un portamento così regale che una nobildonna francese dichiarò di non aver mai incontrato una ragazza dell’aristocrazia con tanto fascino e grandezza come la contadina Bernadette mentre era al cospetto della Regina del Cielo?
E cosa c’è di più appropriato per infondere un senso di fede in una società così atea che seguire l’esempio di pietà di questa giovane ragazza, che pregava così devotamente il suo rosario ai piedi della Madre di Dio e che, per il solo fatto di perseverare, portava a delle conversioni?
Il noto episodio di Santa Bernadette che scava nella terra fangosa per estrarre un po’ d’acqua da bere sembra essere un buon esempio di ciò che la Madonna vuole fare con l’umanità: anche se la melma della Rivoluzione ricopre l’orbe, c’è una fonte di grazie mariane – cioè di grazie esclusive della Santa Vergine, ma che Ella vuole condividere con i suoi figli – che sta per inondare la terra e che farà sì che il suo regno si instauri, manifestando all’umanità meraviglie di vita soprannaturale finora impensabili.
Testo tratto, con adattamenti, dalla Rivista Araldi del Vangelo n. 266, febbraio 2024. Di Miguel de Souza Ferrari.
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