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L’amministrazione Biden aveva finanziato progetti col Vaticano chiedendo cambiamenti nella sua struttura interna

 Sta destando scalpore il rapporto Integrate Country Strategy – Vatican, pubblicato sul sito della Segreteria di Stato americana.

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Foto: Vatican News

Redazione (11/02/2025 17:09, Gaudium Press) Sta destando scalpore il rapporto Integrate Country Strategy – Vatican (Strategia integrata del Paese – Vaticano), pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato (State.gov) americano. Questo rapporto era stato approvato il 22 aprile 2022.

Tra le cose che attirano l’attenzione sul documento c’è la constatazione che il governo americano aveva stanziato un budget di 1,2 milioni di dollari alla sua ambasciata presso la Santa Sede, per rafforzarne la presenza, oltre a circa 20.000 dollari per le spese di rappresentanza.

Dal documento emerge che l’amministrazione Biden era interessata a raggiungere accordi col Vaticano per promuovere la sua agenda su questioni quali il cambiamento climatico, la tratta di esseri umani, la difesa dei diritti umani, la promozione della libertà religiosa, ma anche su questioni interne alla Chiesa, come il sostegno all’inclusione di donne e minoranze, in posizioni di responsabilità all’interno delle istituzioni vaticane. In particolare, il rapporto, che non è segreto ma pubblico, afferma che, sebbene le donne svolgano un ruolo chiave in settori come la sanità, l’istruzione e il lavoro umanitario all’interno della Chiesa cattolica, a loro è stato storicamente negato l’accesso a posizioni di autorità nella gerarchia ecclesiastica.

Il documento rileva anche che Papa Francesco ha promosso una maggiore partecipazione delle donne in Vaticano e ha effettuato alcune significative nomine di donne nella Curia Romana. Inoltre, menziona che c’è stato uno sforzo per diversificare i vertici del Collegio Cardinalizio e di altri dipartimenti vaticani, con una riduzione della predominanza europea a favore di rappresentanti di altre parti del mondo. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche una sfida importante: la rigidità del Vaticano in materia di genere.

Sebbene si indichi che ci sono stati progressi, il documento assicura che la struttura della Chiesa continua a resistere a cambiamenti più profondi nell’inclusione delle donne ai livelli decisionali, il che potrebbe generare tensioni nella cooperazione con gli Stati Uniti in questo ambito.

Politica ambientale

Inoltre, il rapporto sottolinea l’importanza della collaborazione con le organizzazioni religiose per migliorare l’accesso alla salute nelle comunità vulnerabili, nonché per promuovere iniziative ambientali in linea con l’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco.

A questo proposito, l’ambasciata americana aveva espresso il suo impegno a lavorare con la Santa Sede per promuovere politiche e programmi che favoriscano la protezione dell’ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico. Il documento evidenziava che una delle priorità degli Stati Uniti era quella di sfruttare l’influenza del Vaticano e della sua vasta rete di organizzazioni religiose per promuovere la sostenibilità, la conservazione delle risorse naturali e la transizione verso energie pulite. Attraverso la collaborazione con la Santa Sede e le organizzazioni cattoliche, il governo statunitense mirava a garantire un maggiore impegno del settore privato e dei governi di diverse parti del mondo nella riduzione dell’impatto ambientale.

Per sostenere questi sforzi, la strategia dell’ambasciata prevedeva l’assegnazione di risorse finanziarie destinate a progetti ambientali, compresi programmi di sostenibilità e cooperazione scientifica nel campo delle tecnologie verdi. Sebbene il rapporto non specificasse cifre concrete, sottolineava che erano stati stanziati fondi per iniziative di impatto ecologico, come il miglioramento dell’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene (WASH), nonché il sostegno alle comunità colpite dal cambiamento climatico.

Assistenza umanitaria e crisi migratoria

Un altro aspetto centrale della strategia riguardava il coordinamento per la risoluzione dei conflitti e l’assistenza umanitaria. Gli Stati Uniti miravano a rafforzare il ruolo del Vaticano nella mediazione delle crisi internazionali, facilitando l’accesso agli aiuti umanitari e promuovendo il rispetto dei diritti dei rifugiati e dei migranti.

Russia e Cina

Inoltre, il rapporto segnalava la necessità di contrastare la disinformazione in materia di politica estera, con particolare attenzione alle sfide derivanti dalle azioni di Cina e Russia.

Con informazioni da InfoCatólica

 

 

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