San Claudio de la Colombière difensore di Santa Margherita Maria Alacoque
Fu confessore e protettore di Santa Margherita Maria Alacoque, la veggente visitandina del Sacro Cuore.
Redazione (15/02/2025 15:47, Gaudium Press) San Claudio della Colombière nacque nel 1641 vicino a Lione, in Francia, precisamente a Saint-Symphorien, da una famiglia di magistrati. La madre gli trasmise la fede, seme che cadde nel buon terreno del suo nobile spirito.
Fu allievo dei gesuiti di Lione, formazione che segnò il suo spirito e lo portò poi a professare nella Compagnia. Quando era ancora studente, le sue qualità lo portarono a essere scelto come precettore di due figli del famoso ministro dell’economia di Luigi XIV, Colbert.
In quel periodo, oltre a acquisire un grande bagaglio di conoscenze, divenne un vero gentiluomo.
Padre Nicolas La Pesse, editore dei suoi Sermoni, descrive così i tratti principali del suo carattere:
«Spirito vivace, giudizio sicuro, fine e penetrante, anima nobile, savoir faire e grazia. Si distingueva soprattutto per il suo modo di pensare e per l’eleganza e la precisione di espressione. Quando parlava con le persone, la sua distinzione e dolcezza conquistava gli spiriti e i cuori. L’unione con Dio traspariva dal suo volto e dalle sue parole. La preghiera era per lui una cosa abituale. Essendo retto e illuminato, considerava con estrema giustizia qualsiasi questione dovesse affrontare”.
Ordinato sacerdote nel 1669, fu inviato a insegnare al Collegio della Trinità per tre anni. Fece voto di “osservare le Costituzioni [della Compagnia di Gesù], le regole comuni, le regole della modestia e quelle della vita sacerdotale” in modo esemplare.
“Bisogna essere santi per fare santi”, scrisse un giorno, e per questo chiese a Dio di poter raggiungere quel grado di virtù, cosa che gli fu concessa.
Va a Paray-Le-Monial
Un giorno il suo prestigio lo portò a diventare superiore dei gesuiti di Paray-le-Monial. Lì, nel convento delle visitandine di quella città, conobbe una suora che si diceva fosse favorita da grazie mistiche, suor Margherita Maria.
Quando la religiosa lo conobbe, sentì una voce interiore che le diceva: “Ecco colui che ti mando”. Padre Claudio divenne il suo direttore spirituale, colei che il mondo avrebbe conosciuto come la santa mistica del Sacro Cuore di Gesù. Quel gesuita, già riconosciuto per la sua prudenza e virtù, servì come difensore della suora.
Ma l’obbedienza fece sì che San Claudio si trasferisse in Inghilterra. Fu scelto come confessore della moglie di quello che sarebbe diventato re Giacomo II. Questo accadde nel 1676.
La sua personalità iniziò ad interessare molte persone. Visitava i malati, salvava molti sacerdoti dall’apostasia, inculcava la devozione al Sacro Cuore. Ma l’odio del demonio e degli eretici si scatenò e San Claudio fu falsamente accusato di complotto contro il re, per cui fu mandato nelle oscure segrete del King’s Bench.
Nel dicembre del 1678 fu espulso dall’Inghilterra e mandato in Francia. Era già molto malato, in prigione gli si era sviluppata la tubercolosi.
Prima di morire, trasmise ai gesuiti vicini la devozione al Cuore di Gesù.
Morì a Paray-Le-Monial il 15 febbraio 1681.
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