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Conferenza stampa al Gemelli: infezione contenuta nel Papa; il rischio è che passi nel sangue

 Dopo una settimana di ricovero del Santo Padre, il professor Sergio Alfieri e il dottor Luigi Carbone, medico personale di Papa Francesco, hanno tenuto una conferenza stampa.

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Foto: Screenshot / YouTube

Redazione (22/02/2025 08:45, Gaudium Press) Al Policlinico Gemelli si è tenuta una conferenza stampa di quasi 40 minuti, voluta dallo stesso Papa Francesco, tenuta dal prof. Sergio Alfieri, direttore del dipartimento medico-chirurgico di tale istituzione sanitaria, e dal dott. Luigi Carbone, vicedirettore della direzione sanitaria del Vaticano e“medico di riferimento” di Francesco, secondo quanto dichiarato nell’introduzione da Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa.

Questa conferenza stampa risponde al desiderio espresso da molti di massima “trasparenza” sulla reale situazione del Pontefice, dopo una settimana dal suo ricovero, secondo quanto affermato anche da uno dei medici.

A conclusione della conferenza stampa, è possibile affermare che, secondo i medici, Papa Francesco “non è fuori pericolo”, ma la sua vita non è in pericolo in questo momento:

La sua “infezione è complessa”, un’infezione di tipo polimicrobico che ha generato una polmonite bilaterale. “È un signore di 88 anni con un’infezione polimicrobica: virus e batteri”. Il Papa è “di buon umore”, ha detto il professor Alfieri, e “oggi è andato in cappella a pregare”.

La “malattia cronica rimane”, hanno affermato, “il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave’”, ha riferito il prof. Alfieri.

“A volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno”.

Il rischio principale è che uno dei microbi passi nel sangue: “Se sfortunatamente uno di questi germi passasse nel sangue, si verificherebbe la sepsi”; “il vero rischio è che i germi passino nel sangue. Attualmente questi germi non sono presenti nel sangue”, l’infezione ora è solo nei polmoni”. “Questo è il vero rischio che può correre una persona della sua età. Se l’infezione dovesse passare al sangue, comprometterebbe altri organi”. L’infezione “per il momento è contenuta”, ha detto il dottor Carbone.

Il Pontefice rimarrà ricoverato in ospedale per almeno una settimana, sotto attento monitoraggio, e non è stata data una data presunta per la sua dimissione. I medici hanno confermato che il Papa “non è collegato a nessun macchinario” per respirare e il suo appetito è normale.

“Abbiamo visto dei miglioramenti, ma non sono ancora sufficienti”, hanno aggiunto gli specialisti.

 

 

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