Sant’Alessandro di Alessandria: il difensore della fede contro l’eresia ariana
Oggi ricordiamo Sant’Alessandro di Alessandria, che difese la divinità di Cristo e preparò la strada per la vittoria contro l’arianesimo attraverso il suo successore, Sant’Atanasio.
Foto: Rio Negro
Redazione (26/02/2025 15:44, Gaudium Press) Oggi celebriamo Sant’Alessandro, patriarca di Alessandria, che prese possesso della sede nel 313 e dovette affrontare Ario, l’eretico le cui idee causarono molti danni alla Chiesa, poiché sosteneva che Gesù Cristo fosse il Figlio di Dio, proveniente dal Padre ma non eterno bensì generato dal Padre prima che Dio creasse il tempo.
Ario, un uomo di grande carisma, dall’aspetto imponente, dall’aria severa, dalla conversazione dolce e dalle abitudini apparentemente austere, era allo stesso tempo vanitoso e superbo, soprattutto dopo la sua ordinazione sacerdotale e la sua nomina a maestro delle Sacre Scritture.
Alla morte di Sant’Alessio, vescovo di Alessandria, Ario si considerava il suo naturale successore, il che, sommato al suo orgoglio, gli impedì di accettare con umiltà la scelta di Sant’Alessandro, divenendo suo nemico mortale.
Fu allora che iniziò a diffondere la sua pericolosa dottrina, che attaccava la divinità di Cristo. Sant’Alessandro, scoprendo l’eresia, fece in modo che Ario fosse scomunicato. Ma Ario si rifugiò in Palestina, dove trovò sostegno tra alcuni vescovi, come Eusebio di Nicomedia.
Dopo la scomunica, Sant’Alessandro scrisse una lettera al vescovo Alessandro di Costantinopoli e un’enciclica agli altri vescovi, denunciando i pericoli dell’eresia ariana e riaffermando la sua condanna. Questo accese ancora di più la lotta contro Ario.
Entra in scena il grande Sant’Atanasio, segretario di Sant’Alessandro e suo successore nella sede di Alessandria.
In seguito, il Concilio di Nicea, con la partecipazione di 318 padri sinodali, riaffermò la divinità di Cristo e condannò le dottrine ariane. In questo concilio si distinse Sant’Atanasio, che continuò la battaglia contro l’eresia.
Sant’Alessandro non solo combatté la più grande eresia del suo tempo, ma formò anche il grande Atanasio, il santo antiariano per eccellenza. Loro e pochi altri vescovi furono insieme il rifugio della vera fede. Sant’Atanasio fu perseguitato al punto che, per un certo periodo, fu costretto a vivere nella tomba dei suoi genitori per sfuggire alla cattura.
Fu Sant’Atanasio a sconfiggere l’arianesimo, ma quel trionfo fu preparato dal lavoro e dalla fermezza di Sant’Alessandro di Alessandria, il suo coraggio, la sua determinazione nel difendere la fede e la sua disponibilità a dare tutto per Cristo, lo resero un esempio per i cristiani del suo tempo, e la sua testimonianza risuona nel corso dei secoli, anche di fronte alle avversità.
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