Francia: record di presenze di giovani per il Mercoledì delle Ceneri
Spinti dalla ricerca di significato in un mondo incerto nonché da influencer cattolici, i giovani riempiono le chiese della nazione francese.
Redazione (12/03/2025 16:32, Gaudium Press) Essere cattolici sta diventando di moda in Francia? Questo è ciò che, contro ogni previsione, i social network e i rapporti di molte parrocchie francesi hanno suggerito dopo l’inizio della Quaresima, il 5 marzo.
In particolare, il settimanale cattolico Famille Chrétienne, così come il quotidiano La Croix, hanno riportato un aumento senza precedenti della partecipazione alle messe del Mercoledì delle Ceneri di quest’anno, definendolo un fenomeno “mai visto prima”.
Infatti, dalle grandi città alle parrocchie rurali, sacerdoti e parrocchiani hanno descritto scene di banchi affollati, chiese con i posti a sedere pieni e, soprattutto, una notevole affluenza di giovani, molti dei quali erano stati in precedenza lontani dalla Chiesa.
Il settimanale cattolico ha citato l’esempio della cattedrale di Fréjus, nel sud della Francia, che si è riempita per la prima volta in un Mercoledì delle Ceneri, e anche le messe di mezzogiorno ad Angulema, nella Francia occidentale, e ad Argenteuil, vicino a Parigi, hanno attirato folle numerose.
A Nantes, nel nord-ovest del paese, una messa per giovani era così affollata che i partecipanti sono stati costretti a rimanere in piedi per tutta la durata della funzione. Analoghi resoconti sono giunti sia dalle città che dalle zone rurali, il che sottolinea che il fenomeno non è limitato ai centri urbani.
A Lille, alcuni si sono persino avvicinati ai sacerdoti dopo la celebrazione per chiedere informazioni sul battesimo o sull’adesione alla Chiesa. “Abbiamo battuto i record di presenze”, ha detto a Famille Chrétienne padre Benoist de Sinety, parroco della chiesa di Sant’Euberto a Lille. “Nelle tre messe che abbiamo celebrato, abbiamo avuto una partecipazione più numerosa che mai. Quasi mille fedeli si sono riuniti nella chiesa di San Maurizio nel pomeriggio, molti dei quali, giovani che venivano per la prima volta”.
Le ragioni alla base di questa tendenza – in un Paese noto per il suo avanzato livello di scristianizzazione – sono varie, ma sembrano riflettere, secondo le diverse fonti citate, la ricerca di senso e stabilità da parte dei giovani in un mondo incerto, dove spesso si attraversano situazioni familiari difficili o si affronta per la prima volta la perdita di una persona cara.
Il peso dei social network… e l’islamismo?
D’altra parte, i social network e gli influencer cattolici sono emersi come fattori importanti che alimentano questo rinnovato interesse.
In effetti, figure cattoliche come il frate domenicano Fray Paul-Adrien, che ha quasi 470.000 follower su YouTube, o suor Albertine, una suora della comunità Camino Nuevo, con oltre 270.000 follower su Instagram, sembrano aver svolto un ruolo chiave nell’introdurre temi cristiani a un pubblico più giovane e lontano dalla fede, condividendo contenuti accessibili e accattivanti.
La nuova attrazione di questi giovani per la pratica religiosa cattolica non è sfuggita all’attenzione della stampa laica. Un recente articolo dell’Huffington Post ha espresso la sua sorpresa per il significativo aumento di giovani influencer su TikTok e Instagram che mostrano con orgoglio le loro fronti segnate da una croce di cenere, davanti alle telecamere, all’inizio della Quaresima.
L’autore collega, la maggiore partecipazione alla Quaresima, in parte alla presenza dell’Islam nella società francese e alla crescente visibilità del Ramadan, che potrebbero aver influenzato i giovani cattolici a impegnarsi più seriamente nella Quaresima.
Padre Benoît Pouzin, in particolare, ha affermato che i giovani cattolici di oggi sentono il bisogno di rendere più visibile il loro credo, riflettendo il modo in cui i musulmani si impegnano pubblicamente nel Ramadan: “Se sono cristiani, vogliono che si noti. Non vogliono essere tiepidi o insulsi. E questo è qualcosa di molto bello, unico in questa nuova generazione”.
La sociologa Isabelle Jonveaux ha anche sottolineato che la natura strutturata del Ramadan può aver spinto alcuni giovani cattolici a prendere più seriamente il proprio credo durante la Quaresima, cercando maggiore chiarezza e disciplina, chiedendosi se dovrebbero digiunare a orari specifici, fare docce fredde, astenersi dal fumare o bere o partecipare ad altre forme di rinuncia. È emersa anche una correlazione con la diffusione della crescita personale e il desiderio di miglioramento personale.
Tutte queste testimonianze hanno già posto alla gerarchia della Chiesa la questione di come accogliere meglio queste ondate di pellegrini in futuro e adattare la propria attenzione pastorale per sostenere questo rinnovato interesse, fornendo un sostegno significativo a coloro che cercano un legame più profondo.
“Abbiamo tutti paura di non essere in grado di accogliere e prenderci cura di queste persone e che finiscano per rimanere deluse”, ha dichiarato Pierre-Emmanuel Dieudonné a Famille Chrétienne, deciso a non sprecare questa promettente opportunità per la Chiesa cattolica. “È un’iniziativa così bella quella che stanno intraprendendo! Dobbiamo essere presenti”.
Con informazioni dal National Catholic Register.
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