Madonna del Buon Consiglio di Genazzano: convivenza celeste tra Madre e Figlio
L’immagine della Mater Boni Consilii è la risposta affettuosa ai dubbi e alle domande che ci affliggono. La Chiesa celebra la festa della Madonna del Buon Consiglio il 26 aprile.
Redazione (26/04/2025 21:32, Gaudium Press) L’affresco della Madonna del Buon Consiglio è un’immagine “pellegrina” ricca di mistero, la cui origine più remota si perde nel buoi dei secoli. Si sa che era già a Scutari, in Albania, da più di sette secoli quando emigrò a Genazzano, alle porte di Roma, nel 1467.
Domande misteriose
Qual è la sua vera origine? Quale geniale artista l’ha dipinta? È solo il risultato del talento umano o è intervenuto anche l’aiuto angelico? Proviene da un’ispirazione soprannaturale, da un’apparizione della Madre di Dio? L’enigmatico bordo ricamato sul collo del Bambino Gesù è un semplice ornamento o nasconde una parola in una lingua sconosciuta legata alla sua missione?
Queste sono alcune delle domande che sorgono nella mente di un osservatore devoto quando considera la ricchezza di dettagli dell’affresco, che si riflette nel portamento, nei gesti o nell’abbigliamento dei suoi augusti personaggi.
Commovente e divino abbraccio
Nulla però attira tanto l’attenzione quanto la celestiale convivenza tra Madre e Figlio lì raffigurati: «In un gesto di intenso affetto, traboccante d’amore, Egli avvolge con la mano destra il nobile e delicato collo di Sua Madre, mentre con la sinistra sostiene energicamente la parte superiore del suo abito, come a dire: “Tu sei tutta mia!” Questo abbraccio commovente e divino è così forte che il suo occhio destro sembra leggermente deviato dalla linea normale, per l’enfasi con cui Egli stringe il viso a quello di Lei, la sua Santa Madre.
“Pur conservando i lineamenti di un bambino, il Divino Infante non mostra tuttavia la minima superficialità, così caratteristica di questa fase della vita. Al contrario, come un oceano di serietà, traspare tutta la profondità e l’ampiezza della comprensione, tutta la forza della volontà, tutta l’elevazione e la nobiltà del sentimento. E ha la più alta consapevolezza di ciò che rappresenta sua Madre, del paradiso interiore che Lei gli offre. (…)
«Con il suo atteggiamento, il Bambino Gesù sembra dire a ciascuno: “Se vuoi qualcosa da me, chiedilo attraverso mia Madre e ti sarà dato”. Il dipinto della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano potrebbe benissimo essere circondato dalle parole “Mediazione universale di Maria”, poiché Dio stesso, fatto uomo, ha voluto trovare protezione e sostegno tra le braccia verginali della sua Santissima Madre» [1].
La testa della Vergine riposa leggermente sulla testa del Bambino, come per indicare l’unione totale, quasi diremmo l’unità, che esiste tra loro, che si esprime soprattutto nello scambio di sguardi.
E come si guardano! Sembra che si tratti dello stesso sguardo! Sembra che lei ci sussurri: “Figlio mio, l’Altissimo ha depositato in me meraviglie mai sognate dagli angeli e dai santi del cielo. Ci sono quindi misteri di Dio che gli spiriti beati conoscono solo penetrando il mio sguardo. E ci sono misteri che comprenderanno solo contemplando questo scambio di sguardi tra Madre e Figlio”.
Tra le innumerevoli immagini o dipinti che raffigurano la Santissima Vergine con il Divin Bambino in grembo, nessuno mostra questa unione come l’affresco di Genazzano. C’è qualcosa nella scena che sembra suggerire a chi la osserva incantato: “Se vuoi conoscere il Bambino, devi guardarlo nei Suoi occhi; allo stesso modo, per conoscerla completamente, è necessario guardarla nei Suoi occhi”.
Attratti da una sacra intimità
Nessun uomo potrà penetrare in questo scambio di sguardi se non si lascia attrarre dall’intimità sacra e divina che esiste tra Madre e Figlio. Ci sono così tante meraviglie in esso contenute che l’eternità non basterà a svelarne i segreti! Come si può vedere nell’esperienza quotidiana, i rapporti molto naturali di una madre con suo figlio comportano aspetti insondabili. Quando la madre conosce e ama pienamente suo figlio, e il figlio risponde al suo amore, confidando e abbandonandosi nelle sue mani, si crea tra loro un legame indissolubile, in cui le parole diventano superflue. Si instaura allora un altro tipo di comunicazione, molto più ricca, che avviene attraverso gli sguardi. Basta uno sguardo e tutto è detto!
Questo fenomeno naturale si verifica in modo simile, e in misura superlativa, nella sfera soprannaturale. Madre del Verbo Incarnato, la Santissima Vergine è anche Madre di tutti gli uomini (cfr. Gv 19, 26-27). In virtù di questa missione conferitale dal Redentore al culmine della sua Passione, Ella conosce e ama ogni persona più profondamente di quanto tutte le madri dell’universo potrebbero conoscere e amare un solo figlio.
E quando uno di loro la cerca, il suo Cuore Immacolato si scioglie in tenerezza, carezze e affetto materno, facendo eco, in misura minore, a ciò che accade nei rapporti con il suo Divin Figlio. È proprio questo traboccare d’amore e di affetto che si prova ogni volta che si guarda l’immagine della Mater Boni Consilii.
Quanta gioia, quanto conforto e quanto sostegno spirituale si ricevono da Lei!
Di Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP
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Testo tratto, con piccole modifiche, dal libro Maria Santíssima! O Paraíso de Deus revelado aos homens, v.1.
[1] CLÁ DIAS, João. Mãe do Bom Conselho. p.26-29.
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