Macron, “kingmaker” per bloccare il cardinale Sarah?
È quanto riporta Tribune Chrétienne, attribuendolo alle parole del cardinale Erdö. Le conseguenze potrebbero essere gravi.
Foto: Wikipedia
Redazione (28/04/2025 16:05, Gaudium Press) Due giorni fa Tribune Chrétienne ha acceso la scintilla che sta già iniziando a sembrare un incendio: «Le recenti rivelazioni del cardinale Péter Erdö, arcivescovo di Esztergom-Budapest, sollevano interrogativi sul gioco di potere che si sta sviluppando sulla scena del prossimo conclave. Secondo le sue parole, ci sarebbero «contatti» tra il presidente Macron e diversi cardinali elettori, con l’obiettivo di contrastare la candidatura del cardinale Robert Sarah».
Da questa premessa, il quotidiano francese trae una conclusione valida: «Una manovra che, se confermata, potrebbe avere profonde implicazioni per il futuro della Chiesa cattolica». È chiaro, alla luce del sempre categorico punto 80 della costituzione Universi Dominici Gregis, in cui Giovanni Paolo II afferma chiaramente: «Voglio confermare quanto hanno sancito i miei Predecessori per escludere ogni intervento esterno nell’elezione del Sommo Pontefice. Pertanto, in virtù della santa obbedienza e sotto pena di scomunica latae sententiae, proibisco a tutti e a ciascuno dei Cardinali elettori, presenti e futuri, nonché al Segretario del Collegio dei Cardinali e a tutti coloro che prendono parte alla preparazione e allo svolgimento di quanto necessario per l’elezione, di ricevere, sotto qualsiasi pretesto, da qualsiasi autorità civile, l’incarico di proporre il veto o la chiamata esclusiva, anche sotto forma di semplice desiderio, o di manifestarlo sia a tutto il Collegio dei cardinali elettori riuniti, sia a ciascuno di essi, per iscritto o verbalmente, direttamente e immediatamente o indirettamente o tramite altri, sia prima dell’inizio dell’elezione che durante il suo svolgimento. Desidero che tale divieto sia esteso a tutte le possibili interferenze, opposizioni e desideri con cui autorità secolari di qualsiasi livello o grado, o qualsiasi gruppo o persone isolate, volessero interferire nell’elezione del Pontefice”.
Cioè, se venisse accertata un’effettiva interferenza secolare di questo tipo, le ripercussioni potrebbero essere enormi, in una situazione che molti già definiscono tesa e surriscaldata.
Per il resto, le presunte interferenze del presidente francese indicherebbero che la figura del cardinale africano acquista particolare rilievo in questi tempi, in cui il mondo si prepara ad assistere in prima fila alla più importante elezione che possa esserci sulla terra.
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