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Preoccupazione per la “polarizzazione nella Chiesa” alla Congregazione dei Cardinali

 Ieri erano presenti 124 dei 133 elettori.

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Foto: Vatican News

Redazione (01/05/2025 16:21, Gaudium Press) Il comunicato di ieri, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, sulla ultima Congregazione dei Cardinali era un po’ più dettagliato rispetto agli ultimi.

Alla riunione erano presenti 181 cardinali, uno in più rispetto all’ultima volta. Di questi, 124 erano elettori, ovvero mancavano solo 9 cardinali di quelli che dal 7 maggio sceglieranno il Papa. Saranno 133, perché, come comunicato nella Congregazione, “due cardinali non saranno presenti al conclave per motivi di salute”.

Secondo quanto riferito da Matteo Bruni, portavoce del Vaticano, si è parlato innanzitutto della situazione economica e finanziaria della Santa Sede, dopodiché ci sono stati «14 interventi su vari temi, tra cui l’ecclesiologia del popolo di Dio, la sinodalità e la collegialità episcopale per superare la polarizzazione, le vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa e l’evangelizzazione». È importante sottolineare che i cardinali sono preoccupati per la cosiddetta “polarizzazione”, intesa a livello interno, e che per evitarla è stata proposta un’unione episcopale. “Nelle riflessioni è stata citata anche come ferita la polarizzazione nella Chiesa”, ribadisce Vatican News.

Nella Congregazione è stato anche letto il comunicato in cui i cardinali chiedono ai fedeli di accompagnarli con la preghiera in questo momento.

Alcuni dettagli del Conclave

Dopo la messa “pro eligendo Pontifice”, alle ore 10.00 del 7 maggio, nella Basilica di San Pietro, i cardinali si recheranno alla Casa Santa Marta. Quella che è stata la residenza di Papa Francesco a Santa Marta sarà riservata al nuovo Papa.

Il 7 maggio ci sarà un solo scrutinio. Nei giorni seguenti, quattro, due al mattino e due al pomeriggio, fino all’elezione finale. Nel Conclave non ci sarà servizio di traduzione, come invece avviene nelle Congregazioni.

Il cardinale Puljic, di Sarajevo, la cui partecipazione al Conclave era in dubbio a causa di una malattia, probabilmente voterà dalla Casa Santa Marta, modalità che dovrà essere definita prossimamente.

Sull’eventualità che gli elettori siano più di 120

Sulla questione, sollevata da alcuni media, relativa alla compatibilità tra le norme della Universi Dominici Gregis, che prevedono un massimo di 120 elettori, e l’attuale presenza di 133 cardinali, la Congregazione «ha constatato che Sua Santità il Papa Francesco, creando un numero di cardinali superiore a 120, come previsto dal n. 33 della Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis di San Giovanni Paolo II, del 22 febbraio 1996, nell’esercizio della sua suprema potestà, ha derogato a tale disposizione legislativa, per cui i Cardinali che superano il numero limite hanno acquisito, ai sensi del n. 36 della stessa Costituzione Apostolica, il diritto di eleggere il Romano Pontefice, dal momento della loro creazione e promulgazione”.

In questo modo, il Collegio dei Cardinali elimina ogni possibilità di impugnazione della validità del Conclave per questo motivo. La Congregazione ha inoltre preso atto della rinuncia del Cardinale Becciu a partecipare al Conclave, esprimendo ‘il proprio apprezzamento per il gesto compiuto’.

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