Gaudium news > Cosa desidera la maggior parte dei credenti? Un Papa orientato al progressismo o al tradizionalismo?

Cosa desidera la maggior parte dei credenti? Un Papa orientato al progressismo o al tradizionalismo?

Nell’agosto del 1978, dopo la morte di Paolo VI, il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira pubblicò un articolo sul quotidiano Folha de São Paulo, intitolato “Chiarezza”, sull’atmosfera che si respirava prima del Conclave.

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Redazione (06/05/2025 09:37, Gaudium Press) Nell’agosto del 1978, dopo la morte di Paolo VI, il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira pubblicò un articolo sul Folha de São Paulo, intitolato ” Chiarezza”, sull’atmosfera pre-Conclave che avvolgeva il mondo intero, alla quale si aggiungeva un clima pre-elettorale in Brasile. Quel clima presenta notevoli somiglianze con quello che il mondo intero sta vivendo oggi.

Ecco alcuni brani di quelle analisi, che possono certamente gettare qualche luce sulla situazione attuale.

«[…] I commenti e le previsioni riguardano più le persone che i programmi. Tuttavia:

Davanti al flusso di nomi di candidati al papato che gli vengono presentati, il popolo non vuole sapere tanto la loro provenienza, l’età e la carriera ecclesiastica, né il loro aspetto fisico (che spesso rientra in una delle varianti attuali: gioviale-ridacchiante, caritatevole-triste, spettinato-frenetico, quest’ultimo non ancora in voga per i cardinali). Ciò che il popolo vuole sapere si riduce a questa domanda principale:

«Paolo VI annunciò che la Chiesa era vittima di un misterioso “processo di autodistruzione” (allocuzione del 7-12-68) e che in essa era penetrato il “fumo di Satana” (allocuzione del 29-6-72). Il defunto pontefice – davanti alle cui spoglie mi inchino qui con dovuta venerazione – è quindi partito per l’eternità con l’autodistruzione in corso e il fumo di Satana in espansione. Cosa penserà il suo successore dell’autodistruzione e del fumo? Come si comporterà l’uno e l’altro?».

Queste domande, tra le altre, occupavano un posto di rilievo nella mente di molti fedeli, come osservava il dottor Plinio, perché «chi naviga su una barca in mezzo al fumo più denso, in compagnia di passeggeri che smontano lo scafo, si interessa immediatamente e prima di tutto alle misure da prendere contro il fumo e contro chi sta demolendo la barca.

«[…] Sono innumerevoli i cattolici secondo i quali il fumo e l’autodistruzione si identificano, a ragione, con due grandi tendenze esistenti nella Chiesa dei nostri giorni. Una di queste tendenze si sviluppa sul piano teologico, filosofico e morale. È il progressismo.

L’altra tendenza si sviluppa sul triplice piano diplomatico, sociale ed economico. Essa si chiama, a seconda dell’angolo da cui la si considera, avvicinamento all’Est, avvicinamento al socialismo e avvicinamento al comunismo.

Se consideriamo che il progressismo è, a sua volta, un avvicinamento ai mille aspetti di quella che si è convenuto chiamare «mentalità moderna» (che è, in una certa misura, una finzione a cui pochi uomini aderiscono interamente, molti solo con restrizioni e in proporzioni molto variabili, e che non pochi respingono)», giungiamo alla conclusione che il futuro papa avrà il suo pontificato essenzialmente segnato dall’atteggiamento che assumerà di fronte a ciò che possiamo definire un duplice approccio: a) quello mondano-pubblicitario-progressista; b) quello sociale-comunista.

«[…] Cosa pensano di questi approcci i numerosi cardinali i cui nomi vengono fatti come “papabili”? Come vede ciascuno di loro le correnti verso cui questi movimenti di apertura li invitano? Come idre che bisogna abbattere subito con la spada infuocata dello Spirito? Come avversarie intelligenti, duttili e forse un po’ sciocche, con le quali è possibile condurre negoziazioni lente, comode e forse anche cordiali? Come partner, in una coesistenza o addirittura collaborazione perfettamente accettabile, e per alcuni aspetti persino simpatica?”

Queste sono, tra mille, le domande che la maggior parte dei passeggeri della sacrosanta Barca di Pietro vorrebbero porre a ogni “papabile”», all’epoca in cui il dottor Plinio scrisse questo articolo, e certamente anche oggi.

“Molti, è chiaro, hanno una preferenza definita per un papa che assuma interamente questa o quella delle due posizioni, di fronte al duplice approccio. Mi classifico, come tutti sanno, tra coloro che esulterebbero per la scelta di un papa combattivo come San Gregorio VII o San Pio X. Altri preferiscono chiaramente un papa “avvicinatore”, come lo fu a suo tempo Pio VII. E così via.”

Ma la stragrande maggioranza dei fedeli, cosa desidererà?

 

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