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Nella messa ‘pro eligendo Pontifice’il cardinale Re ha parlato di unità

I cardinali entrano in Conclave e, nel giro di poche ore, dalla canna fumaria della Cappella Sistina uscirà la prima “fumata”.

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Redazione (07/05/2025 17:08, Gaudium Press) A breve i cardinali entreranno in Conclave e, nel giro di poche ore, dalla canna fumaria della Cappella Sistina uscirà la prima “fumata”, che annuncerà se è stato eletto o meno un nuovo Papa. Probabilmente questa prima fumata sarà nera, indicando al mondo che i 133 cardinali elettori continueranno le loro consultazioni.

Ma sicuramente risuoneranno ancora nelle orecchie di molti le parole del cardinale Re, decano del Collegio cardinalizio, che nella messa pro eligendo Pontifice ha implorato l’assistenza dello Spirito Santo affinché «sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo momento storico così difficile e complesso». Tale elezione, «un atto umano per il quale si deve abbandonare ogni considerazione personale e avere nella mente e nel cuore solo Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità».

Il porporato ha ricordato che è compito del Successore di Pietro «accrescere la comunione» di tutti i cristiani con Cristo, dei vescovi con il Papa e tra di loro. Il cardinale Re ha anche affermato che la sede apostolica è chiamata a «mantenere l’unità della Chiesa sulla via tracciata da Cristo agli Apostoli», un’unità della Chiesa che «non significa uniformità, ma una comunione ferma e profonda nella diversità, purché sia mantenuta nella piena fedeltà al Vangelo».

Un’unità che, da quanto è trapelato, è stata un tema ricorrente nelle Congregazioni Generali e che appare minacciata dall’attuale situazione della Chiesa. Infatti, secondo quanto riferisce Vatican News, nell’ultima Congregazione tenutasi ieri, anche “il tema della comunione” è stato “al centro della riflessione”, qualcosa che è stato indicato come “vocazione essenziale per il nuovo Pontefice”, certamente tenendo presente anche il sentimento di diverse istanze, che negli ultimi anni non si sono sentite così accolte in questa “unità nella diversità”.

Così, come riporta anche Vatican News, in quest’ultima Congregazione Generale “è stata affrontata anche la questione delle divisioni all’interno della Chiesa e della società e di come i cardinali sono chiamati oggi ad esercitare il loro ruolo in relazione al Papato”.

Nel frattempo, il mondo intero inizia già a seguire con trepidazione la fumata che uscirà dal comignolo dell’antica città dei Cesari. (CCM)

 

 

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