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Leone XIV, Leone XIII e la Madre del Buon Consiglio

Il mondo sta scoprendo l’antico amore di Papa Prevost per la Madonna del Buon Consiglio. Ma Leone XIII lo aveva già, e quanto!

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Redazione (12/05/2025 13:00, Gaudium Press) Dopo l’inaspettata ed emozionante visita di Leone XIV al Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano, molti stanno scoprendo con gioia l’amore che il nuovo Pontefice nutre da tempo per il miracoloso affresco, che un giorno attraversò l’Adriatico per approdare in questo incantevole paesino nei pressi di Roma.

Allo stesso modo, stanno venendo alla luce le prove del rapporto molto stretto che il suo predecessore, Leone XIII, aveva con questa devozione, tanto che alcuni si chiedono se, oltre alle ragioni già esposte da Papa Prevost per la scelta del suo nome, ci sia anche il legame del Papa Pecci con questa immagine custodita dagli agostiniani. Anche se Papa Prevost non ne fosse così consapevole, sappiamo che non esistono coincidenze, tanto meno nella vita di un Papa.

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Mosaico nel santuario della Madre del Buon Consiglio, raffigurante Leone XIII accanto all’affresco

In effetti, il legame di Leone XIII con la Mater Boni Consilii e l’ordine degli agostiniani era molto profondo.

Leone XIII era nato a Carpineto Romano nel 1810, che all’epoca era territorio pontificio occupato da Napoleone, le cui leggi di soppressione degli ordini religiosi, imposero la confisca del convento di Sant’Agostino nella città. Ma grazie all’intervento di Ludovico Pecci, padre del futuro Leone, il convento fu recuperato e posto sotto la custodia della famiglia Pecci. In seguito, sotto il suo pontificato, gli agostiniani riuscirono a tornare a Carpineto.

Elevato al soglio pontificio nel 1878, Leone XIII scelse come confessore l’agostiniano Guglielmo Pifferi, e fu, su consiglio di quest’ultimo, che Papa Pecci introdusse l’invocazione Mater Boni Consilii nelle litanie lauretane.

Sebbene Leone XIII non avesse mai visitato il santuario della tenera Madonna alle porte di Roma, il suo legame affettivo con la Madre del Buon Consiglio presentava altri elementi molto importanti.

Come racconta Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP, nel suo libro Mãe do Bom Conselho, (1) Leone XIII concesse diverse indulgenze allo scapolare di questa devozione ed elevò il Santuario di Genazzano al rango di Basilica Minore nel 1903. Allo stesso modo, «con le proprie risorse, restaurò il convento e fece costruire il piano superiore» per ospitare i sacerdoti che nei giorni festivi si recavano al santuario per assistere i pellegrini.

Inoltre, secondo quanto narra Mons. G. F. Dillon nella raccolta delle sue opere in Our Lady of Good Counsel, già da giovane ecclesiastico, Leone XIII aveva dato eccellenti prove di amore per la Madonna del Buon Consiglio ed era probabilmente membro della sua “Pia Unione”.

Spesso si poteva trovare Leone XIII assorto in preghiera davanti alla copia del sacro originale, che era stato intronizzato sopra l’altare della Cappella Paolina per volontà del Beato Pio XI, che amava molto la Madre del Buon Consiglio, come molti altri papi. Infatti, ci fu un tempo in cui la Madonna del Buon Consiglio veniva chiamata la Madonna del Papa. Di proprio pugno, Papa Pecci scrisse parole tratte dalla Scrittura per incoraggiare tutti ad affidarsi come figli alla Madre del Buon Consiglio.

In realtà, sembra che il tema della Madre di Dio come buona consigliera dei cristiani fosse sempre presente nella mente di Papa Pecci, permeando in modo particolare i suoi documenti mariani.

Nell’enciclica Adiutricem, sul Rosario, Leone XIII afferma (n. 6) che da quando Cristo è asceso al cielo, Maria Santissima «con cura ammirevole ha nutrito i primi cristiani con il suo santo esempio, il suo consiglio autorevole, il suo dolce conforto e le sue preghiere fruttuose». Da questo ruolo di modello e consigliera deriva anche la sua condizione di «Madre della Chiesa, Maestra e Regina degli Apostoli».

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Leone XIV davanti alla Madre del Buon Consiglio – Foto: Vatican Media

Nel pensiero di Papa Pecci, la Vergine ha sempre esercitato il compito di Madre della Chiesa e Madre dei suoi Apostoli, pregando per loro, ma anche consigliandoli nelle molteplici decisioni che dovevano prendere a favore della causa di Cristo. Certamente con l’intenzione di consacrarle il suo ministero petrino, ma anche per chiedere alla Mater Boni Consilii di Genazzano il suo costante consiglio, Leone XIV si è recato a poche ore dalla sua elezione a Papa in questo suo amato santuario.

Maria Madre, Maria Consigliera, Maria Maestra, Maria Regina: tutto questo è la Madre del Buon Consiglio, la Madonna dei Papi, sotto il cui patrocinio Leone XIV ha posto il suo pontificato, seguendo le orme del suo illustre predecessore.

Che Ella lo guidi nel suo ministero e lo renda animatore di una nuova generazione di missionari, di apostoli di questi ultimi tempi, che, come li descrive San Luigi Maria Grignion de Montfort, siano come torce accese che accendono il fuoco dell’amore divino su tutta la terra.

Di Carlos Castro

 

 

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