«La Parola di Dio è per tutti, ma agisce in modo diverso in ciascuno», assicura Leone XIV
Nella sua prima udienza generale, il Pontefice ha ripreso il ciclo delle catechesi giubilari proposto da Papa Francesco.
Redazione (22/05/2025 11:19, Gaudium Press) Nella mattinata di mercoledì 21 maggio, Papa Leone XIV ha tenuto la sua prima udienza generale, riprendendo il ciclo delle catechesi giubilari proposto da Papa Francesco, che desiderava riflettere su alcune parabole. L’attuale Pontefice ha ripreso il tema “Gesù Cristo, nostra speranza”, scelto da Bergoglio per questo Anno Santo Giubilare.
La parabola del seminatore è un’introduzione ad una serie di altre
Davanti ad un pubblico di circa 40.000 fedeli riuniti in Piazza San Pietro, Leone XIV ha ringraziato tutti per la loro presenza e ha meditato sulla parabola del seminatore (Mt 13,1-17), che parla della dinamica e degli effetti della Parola di Dio e di ciò che essa produce. «Ogni parabola racconta una storia tratta dalla vita quotidiana, suscitando in noi domande come: “Dove mi trovo in questa storia? Cosa dice questa immagine alla mia vita?”. Ogni parola del Vangelo è come un seme gettato nel terreno della nostra vita».
Il Pontefice ha spiegato che la parabola del seminatore è un’introduzione a una serie di altre piccole parabole, «alcune delle quali parlano proprio di ciò che accade nel terreno: la zizzania e il grano, il granello di senape, il tesoro nascosto nel campo. Allora, cos’è questo terreno? È il nostro cuore, ma è anche il mondo, la comunità, la Chiesa. La parola di Dio, infatti, feconda e provoca tutta la realtà».
La Parola di Dio agisce in modo diverso per ogni persona
Anche se non sempre trova terreno fertile per produrre, Dio sparge abbondantemente la Parola. Sebbene questa Parola sia per tutti, agisce in modo diverso per ogni persona. «Siamo abituati a calcolare le cose – e talvolta è necessario – ma questo non vale nell’amore!», ha assicurato Leone XIV. La Parola conserva il potere di fecondare le situazioni della vita di ciascuno, perché viene da Dio e Lui non si arrende mai.
«Dio getta il seme della sua Parola su ogni tipo di terreno, cioè in tutte le nostre situazioni. Dio è fiducioso e spera che prima o poi il seme germogli. Egli ci ama così: non aspetta che diventiamo terreno migliore, ma ci dona sempre generosamente la sua Parola», ha spiegato il Pontefice.
«Il seminatore al tramonto» di Vincent van Gogh
Il Papa ha poi invitato i pellegrini ad analizzare l’opera “Il seminatore al tramonto” del pittore olandese Vincent van Gogh. L’artista ha dipinto un contadino, con il grano già maturo e sotto il sole cocente che domina la scena di speranza, ricordando che è Dio «che muove la storia, anche se a volte sembra assente o lontano. È il sole che riscalda le zolle della terra e fa maturare il seme».
“Cari fratelli e sorelle, in quale situazione di vita ci giunge oggi la Parola di Dio? Chiediamo al Signore la grazia di accogliere sempre questo seme che è la sua parola. E se ci rendiamo conto di non essere terreno fertile, non scoraggiamoci, ma chiediamogli di lavorare di più in noi per diventare un terreno migliore”, ha concluso Leone XIV. (EPC)
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