Leone XIV: “Non tutto quello che leggi sulla stampa è vero”
Il Pontefice ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina, in Vaticano, i dirigenti e i giocatori della squadra di calcio “Napoli”.
Redazione (28/05/2025 15:03, Gaudium Press) Martedì 27, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza nella Sala Clementina, in Vaticano, i dirigenti e i giocatori della squadra di calcio del “Napoli”. All’inizio del suo discorso, il Pontefice ha affermato che la stampa dice che lui è tifoso della Roma, ma ha avvertito che “non tutto quello che leggete sulla stampa è vero!”.
Riflessione sulla vittoria di un campionato
Subito dopo, si è congratulato con la squadra per la vittoria del campionato. Riflettendo sulla vittoria, il Pontefice ha affermato che “vincere un campionato è un obiettivo raggiunto al termine di un lungo percorso”. “È la squadra che vince il campionato”, ha sottolineato spiegando che si riferiva “sia ai giocatori che all’allenatore, a tutta la squadra”.
Il Santo Padre ha messo in evidenza questo aspetto del successo della squadra, sottolineando che lo considera il più importante. «Direi che si tratta anche di un aspetto sociale (…) che va oltre l’aspetto meramente tecnico-sportivo, è l’esempio di una squadra – in senso più ampio – che lavora insieme, in cui i talenti individuali sono messi al servizio della collettività».
I valori educativi dello sport
Leone XIV ha poi affrontato un altro aspetto: quello educativo. “Purtroppo, quando lo sport diventa un business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo e può persino diventare diseducativo. Dobbiamo stare attenti a questo, soprattutto quando abbiamo a che fare con gli adolescenti”, ha avvertito.
Infine, ha rivolto un appello ai genitori e ai dirigenti sportivi affinché prestino attenzione “alla qualità morale dell’esperienza sportiva in ambito agonistico, poiché è in gioco la crescita umana dei giovani”. Il Papa ha concluso l’udienza ringraziando tutti per la visita e congratulandosi nuovamente con la squadra. «Il Signore benedica tutti voi e le vostre famiglie», ha concluso. (EPC)
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