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Il Palazzo Apostolico sarà la residenza ufficiale di Leone XIV – Alcuni cenni storici

La sistemazione di Francesco a Santa Marta aveva sollevato alcuni problemi di ordine pubblico e sicurezza, oltre che di natura economica.

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Redazione (30/05/2025 12:15, Gaudium Press) Dopo la morte di Papa Francesco, che ha dimorato nella Casa Santa Marta per tutto il suo pontificato, il nuovo Papa Leone XIV ha deciso di tornare alla residenza tradizionale del capo della Chiesa cattolica: gli appartamenti papali al terzo piano del Palazzo Apostolico.

Gli appartamenti, situati in un edificio del XVI secolo con vista su Piazza San Pietro, erano rimasti vuoti dal 2013. Dopo le dimissioni di Benedetto XVI e la decisione di Papa Francesco di rimanere a Casa Santa Marta, il Palazzo Apostolico era stato utilizzato esclusivamente per scopi rappresentativi. Ora tornerà a svolgere la sua funzione originaria: quella di residenza del Papa.

Dopo il 1870, quando Roma fu annessa al Regno d’Italia e il Papa cedette il Quirinale, il Palazzo Apostolico divenne la residenza ufficiale dei papi. Inizialmente, non tutti i pontefici utilizzavano gli appartamenti situati al terzo piano. La loro attuale distribuzione e destinazione d’uso furono dovute a San Pio X, che fu il primo a trasferirsi in questo luogo. Da allora, i papi successivi hanno adattato lo spazio alle loro esigenze.

Perché Leone XIV ha scelto il Palazzo Apostolico?

La scelta di Papa Leone non denota alcuna stravaganza. Gli appartamenti sono caratterizzati da una nobile semplicità. Sono circa dieci stanze, di cui una camera da letto, una cappella, una biblioteca, uno studio, una sala da pranzo e una cucina. I lavori di ristrutturazione hanno lo scopo di adattarlo alle esigenze di Leone XIV, nonché di effettuare i necessari ammodernamenti, tra cui i servizi igienici e l’eliminazione dell’umidità, come riferiscono i media.

La decisione ha anche un aspetto pratico: secondo fonti vaticane, garantire la sicurezza del Papa nel Palazzo Apostolico è molto più semplice che nella Casa Santa Marta, che ospita anche sacerdoti in visita e delegazioni da tutto il mondo. La posizione degli appartamenti al terzo piano garantisce maggiore privacy e protezione al Santo Padre. Infatti, i dodici anni di permanenza di Francesco a Santa Marta hanno causato diversi problemi di ordine pubblico e sicurezza, oltre che economici.

I famosi “cinquanta metri quadrati” in cui Papa Bergoglio alloggiava a Santa Marta sono stati gradualmente trasformati in diverse stanze, arrivando a occupare tutto il secondo piano. Negli ultimi anni sono stati aggiunti una cucina, un salone di ricevimento, una cappella privata e diverse sale per i collaboratori, ampliando notevolmente lo spazio a Santa Marta riservato al Papa, ben oltre il tradizionale appartamento papale.

Tutto ciò ha comportato numerosi lavori, ma soprattutto manutenzione, per non parlare del raddoppio della sicurezza, che ha richiesto l’assunzione di un maggior numero di agenti della gendarmeria e della Guardia Svizzera. Le spese, tutt’altro che modeste, sono aumentate nel corso degli anni, raggiungendo negli ultimi anni di Francesco la cifra di quasi duecentomila euro al mese per l’amministrazione di Santa Marta.

Con informazioni da aleteia.pl e Il Tempo.

 

 

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