«Non c’è grido che Dio non ascolti», assicura Papa Leone XIV
Il Pontefice ha esortato i fedeli a presentare al Cuore di Cristo le loro fragilità, i loro dolori e i loro impedimenti, con la fiducia che il Signore ascolterà il grido di ciascuno e porterà la guarigione.
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Redazione (12/06/2025 08:33, Gaudium Press) Durante l’Udienza Generale di mercoledì 11 giugno, Papa Leone XIV ha riflettuto su un aspetto essenziale della vita di Nostro Signore Gesù Cristo: le sue guarigioni. Davanti a migliaia di pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha esortato tutti i fedeli a presentare al Cuore di Cristo le loro fragilità, i loro dolori e i loro impedimenti, con la fiducia che il Signore ascolterà il grido di ciascuno e porterà la guarigione.
Non dobbiamo mai abbandonare la speranza
Iniziando la sua catechesi, il Pontefice ha ricordato la figura di Bartimeo, un mendicante cieco che Gesù incontrò a Gerico. Secondo il Papa, questo personaggio «ci aiuta a capire che non dobbiamo mai abbandonare la speranza, anche quando ci sentiamo persi».
Bartimeo ci insegna a reagire, perché sa chiedere, sa gridare. Anche se cieco, Bartimeo riconosce chi è Gesù, e il suo grido lo fa fermare.
«Non c’è grido che Dio non ascolti, anche quando non ci rendiamo conto che ci rivolgiamo a Lui», ha sottolineato Leone XIV.
Di fronte alla supplica di Bartimeo, Gesù lo chiama a sé, invitandolo ad alzarsi e a camminare. «Quell’uomo può rialzarsi, può sollevarsi dalla sua situazione di morte», ma è necessario che abbandoni qualcosa di prezioso: il suo mantello, simbolo della sua sicurezza.
Le nostre false sicurezze che ci impediscono di andare incontro a Gesù
Il Papa ha sottolineato che spesso sono le nostre false sicurezze che ci impediscono di andare incontro a Nostro Signore Gesù Cristo. «Per andare da Gesù ed essere guarito, Bartimeo ha bisogno di esporsi a Lui in tutta la sua vulnerabilità. Questo è il passo fondamentale per qualsiasi percorso di guarigione», ha assicurato.
Allora Gesù gli chiede cosa vuole che faccia, e Bartimeo risponde usando il verbo «anablepein», che significa «vedere di nuovo» o «alzare lo sguardo». «Bartimeo non vuole solo vedere di nuovo, vuole anche riscoprire la sua dignità! Per guardare in alto, bisogna alzare la testa. A volte le persone sono bloccate perché la vita le ha umiliate e vogliono solo riscoprire il proprio valore“, ha spiegato.
Scegliere liberamente di seguire Colui che è la Via
Leone XIV ha anche affermato che ”ciò che salva Bartimeo, e ciascuno di noi, è la fede”. Dopo averlo guarito, Gesù dice: «Va’, la tua fede ti ha salvato!». Non invita Bartimeo a seguirlo, ma gli dice di andare, di riprendere il cammino. Tuttavia, l’evangelista Marco conclude la storia raccontando che Bartimeo cominciò a seguire Gesù: scelse liberamente di seguire Colui che è la Via!».
Concludendo la sua catechesi, il Papa ha rivolto un appello ai fedeli presenti affinché attraverso la preghiera «portiamo con fiducia davanti a Gesù le nostre malattie e quelle dei nostri cari, portiamo il dolore di coloro che si sentono smarriti e senza via d’uscita. Gridiamo anche per loro, e abbiamo la certezza che il Signore ci ascolterà e si fermerà». (EPC)
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