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Siria: cattolici uccisi in un attacco terroristico in chiesa
Un estremista ha fatto irruzione nella chiesa e ha aperto il fuoco contro i fedeli che stavano pregando, poi si è fatto esplodere con il giubbotto imbottito di esplosivo che indossava.
Foto: Pixabay/Dimitris Vetsikas.
Redazione (23/06/2025 20:45, Gaudium Press) L’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha confermato che l’ attentato terroristico, avvenuto domenica 22 giugno in una chiesa affollata di cattolici in Siria, ha causato almeno 30 vittime tra morti e feriti, e il bilancio resta ancora incerto.
Il terrorista ha sparato sui fedeli prima di far esplodere il giubbotto
Questo tragico attentato è avvenuto all’interno della chiesa Mar Elias, situata a Dweil’a, alla periferia di Damasco. Secondo quanto riferito dai testimoni, un terrorista ha fatto irruzione nella chiesa e ha aperto il fuoco contro le persone che stavano pregando, poi ha fatto esplodere il giubbotto imbottito di esplosivo che indossava.
Questo è stato il primo attacco di questo genere in Siria ed è avvenuto proprio mentre il governo islamico di Damasco, guidato dal presidente Ahmad al-Sharaa, sta cercando di ottenere il sostegno delle minoranze, lottando per esercitare la propria autorità in tutto il Paese. C’è grande preoccupazione per la presenza di cellule dormienti di gruppi estremisti, in questo Paese devastato dalla guerra.
Nessuna rivendicazione dell’attentato
Finora nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, ma secondo il ministero dell’Interno siriano, il terrorista che ha provocato la strage fa parte del gruppo Stato Islamico (ISIS). Secondo un testimone, l’estremista era accompagnato da due persone, che sono fuggite nel momento in cui è entrato in chiesa.
Attraverso un post sul social network X, il ministro dell’Informazione siriano, Hamza Mostafa, ha condannato l’attentato affermando che “questo atto codardo va contro i valori civici che ci uniscono” e ribadendo “l’impegno dello Stato a utilizzare tutti i mezzi per combattere le organizzazioni criminali e proteggere la società dagli attacchi che minacciano la sua sicurezza”. (EPC)
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