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“I seminaristi sono chiamati ad amare con il Cuore di Cristo”, dice Leone XIV

Il Santo Padre ha incontrato migliaia di seminaristi e i loro formatori, presenti a Roma per il loro Giubileo, nella Basilica di San Pietro.

Os seminaristas sao chamados a amar com o Coracao de Cristo afirma Leao XIV 2

Redazione (25/06/2025 11:40, Gaudium Press) Martedì mattina, 24 giugno, Papa Leone XIV ha incontrato migliaia di seminaristi e i loro formatori, presenti a Roma per il loro Giubileo, nella Basilica di San Pietro. Il Santo Padre ha ringraziato il “sì” detto da ciascuno con umiltà e coraggio nei tempi difficili che viviamo. “Grazie, perché con questa energia alimentate la fiamma della speranza nella vita della Chiesa!”, ha affermato.

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Senza vita interiore non è possibile nemmeno la vita spirituale

Secondo il Pontefice, Nostro Signore Gesù Cristo invita i seminaristi a vivere un’esperienza di amicizia con Lui affinché crescano in modo duraturo, anche dopo l’ordinazione, in modo da diventare persone e sacerdoti felici, ponti e non ostacoli per gli altri nell’incontro con Cristo. «Il seminario deve essere una scuola di affetti.

Come Cristo ha amato con cuore di uomo, voi siete chiamati ad amare con il Cuore di Cristo!”, ha sottolineato.

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Il Papa ha aggiunto che è necessario lavorare sulla propria interiorità, dove Dio fa sentire la sua voce e da dove provengono le decisioni più profonde. Questa è un luogo di tensioni e lotte, che devono essere convertite affinché tutta l’umanità dei candidati al sacerdozio “profumi di Vangelo”. Ha inoltre assicurato che, curando le ferite del proprio cuore, i seminaristi impareranno a stare accanto a chi soffre. E ha ammonito che «senza vita interiore non è possibile nemmeno la vita spirituale, perché Dio ci parla proprio lì, nel cuore».

Chiedetevi: «Dove mi sta guidando il Signore?».

«In un periodo in cui siamo iperconnessi, diventa sempre più difficile fare esperienza del silenzio e della solitudine. Senza l’incontro con Lui, non riusciamo nemmeno a conoscere veramente noi stessi», ha sottolineato Leone XIV. Ha poi invitato i seminaristi a invocare spesso lo Spirito Santo affinché plasmi in loro un cuore docile capace di cogliere la presenza di Dio.

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Il Sommo Pontefice ha esortato i seminaristi ad imparare l’arte del discernimento, a non essere superficiali, a chiedersi «Dove mi sta guidando il Signore?» e ad avere un cuore mite e umile come quello di Gesù affinché, «sull’esempio dell’apostolo Paolo, possiate assumere i sentimenti di Cristo, per progredire nella maturità umana, soprattutto affettiva e relazionale».

I seminaristi sono chiamati a testimoniare la gratitudine e la generosità di Cristo

«In un mondo dove spesso c’è ingratitudine e sete di potere, dove a volte sembra prevalere la logica dello spreco, i seminaristi sono chiamati a testimoniare la gratitudine e la generosità di Cristo, la tenerezza e la misericordia del suo Cuore; a praticare lo stile dell’accoglienza e della vicinanza, del servizio generoso e disinteressato», ha affermato.

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Infine, il Santo Padre ha espresso il desiderio che i seminaristi percorrano questo cammino senza mai accontentarsi di essere solo ricettori passivi, ma che si innamorino della vita sacerdotale, vivendo il presente e guardando al futuro con cuore profetico. Ha anche esortato i seminaristi a chiedere al Signore che il loro cuore assomigli sempre più ai sentimenti del Cuore di Cristo. «Quel Cuore che batte d’amore per voi e per l’umanità», ha concluso. (EPC)

 

 

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