L’Obolo di San Pietro per aiutare Leone XIV nella sua missione

L’Obolo di San Pietro è l’aiuto economico che i fedeli offrono al Papa, come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro verso le molteplici necessità della Chiesa universale e alle opere di carità a favore dei più bisognosi.

Redazione (28/06/2025 16:15, Gaudium Press) Il prossimo 29 giugno, solennità liturgica dei Santi Pietro e Paolo, si terrà in tutto il mondo la tradizionale Colletta dell’Obolo di San Pietro, una pratica secolare di solidarietà in comunione con il Papa, che affonda le sue radici nella Sacra Scrittura stessa. Si tratta di un modo concreto per sostenere Leone XIV nella sua missione al servizio della Chiesa universale.

Partecipazione attiva dei cattolici alla missione della Chiesa

Questa offerta volontaria dei fedeli si unisce a molte altre donazioni provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di sostenere le opere caritative del Papa e le sue attività pastorali, specialmente nelle situazioni di maggiore urgenza e necessità. Più che una donazione materiale, l’Obolo di San Pietro rappresenta la partecipazione attiva dei cattolici alla missione della Chiesa di promuovere l’evangelizzazione, la pace e la carità.

Per incoraggiare i fedeli di tutto il mondo a partecipare a questa importante iniziativa, la Segreteria per l’Economia e il Dicastero per la Comunione hanno diffuso un video che presenta i primi passi di Leone XIV come successore di San Pietro. In questo breve e commovente video vengono presentate immagini dell’inizio del pontificato di Prevost, con particolare attenzione al suo primo saluto al mondo dal balcone della Basilica di San Pietro.

Cos’è l’Obolo di San Pietro?

L’Obolo di San Pietro è l’aiuto economico che i fedeli offrono al Santo Padre, in segno di adesione all’attenzione del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universale e per le opere di carità a favore dei più bisognosi.

Sebbene i fedeli possano sempre fare donazioni, in questo giorno speciale i cattolici possono collaborare attivamente alla missione universale del Papa di fronte a un mondo devastato da tante guerre, sofferenze e ingiustizie.

Il Vescovo di Roma sostiene quotidianamente, attraverso i dicasteri della Santa Sede, opere di carità a favore di persone e famiglie in difficoltà, oltre ad aiutare le popolazioni colpite da calamità naturali e guerre.

L’origine dell’Obolo di San Pietro

L’origine di questa pratica risale alla fine dell’VIII secolo, dopo la conversione degli anglosassoni, che «si sentivano così uniti al Vescovo di Roma che decisero in modo stabile di dare un contributo annuale al Santo Padre».

All’epoca, questa raccolta era chiamata “Denarius Sancti Petri” (Elemosina a San Pietro) e si diffuse in altri paesi europei. Il 5 agosto 1871, Papa Pio IX la riconobbe ufficialmente e la regolò con l’enciclica “Saepe Venerabilis”. (EPC)