Santi Protomartiri della Chiesa Romana, vittime innocenti del malvagio Nerone
Questi santi, accusati ingiustamente dell’incendio di Roma, inaugurarono la scia dei martiri perseguitati dall’Impero
Redazione (30/06/2025 16:22, Gaudium Press) Oggi la Chiesa celebra, tra gli altri santi, i primi martiri romani. Non sono i primi martiri della Chiesa, ma quelli della Sede Apostolica Romana.
Dopo aver celebrato ieri la festa degli Apostoli Pietro e Paolo, colonne della Chiesa romana, la Chiesa celebra ora la memoria di questi santi protomartiri della Chiesa romana, coloro che furono ingiustamente accusati da Nerone di aver incendiato la capitale dell’impero, evento che ogni segno indica essere stata opera sua.
Questi primi martiri romani furono fatti prigionieri e poi uccisi dopo crudeli torture. Alcuni furono ricoperti di pelli di animali feroci affinché i cani li sbranassero, in un abominio di malvagità. Altri, seguendo le orme di Cristo, furono crocifissi e bruciati affinché illuminassero la notte con il bagliore emesso dai loro corpi; ci furono anche altri tipi di martiri. Tutti questi eroi erano il frutto prezioso del lavoro degli apostoli e furono i primi frutti romani, quei frutti magnifici che la Chiesa presentò a Dio.
Non si conosce né il numero né il nome di questi primi martiri romani.
Tutto accadde nel luglio dell’anno 64.
Tutto ebbe inizio nel Circo Massimo
Nerone governava Roma da dieci anni e il suo nome era già odioso alle orecchie dei suoi sudditi, che gemevano sotto il giogo dei suoi numerosi vizi.
Un giorno un incendio scoppiò vicino al Circo Massimo, in alcuni magazzini che contenevano prodotti combustibili, e da lì si estese a tutta la capitale dell’impero. È il famoso incendio di Roma, che durò sei giorni e sette notti, ma che poi riprese vita tra i detriti e continuò per altri tre giorni. Consumò i due terzi di Roma.
Nerone non era in città, ma arrivò il terzo giorno e si divertì letteralmente a contemplare la devastazione, dalla torre di Mecenate. Fu proprio questo suo atteggiamento a far sospettare che fosse stato lui il responsabile dell’incendio. Così cominciarono a circolare voci: la gente affermava di aver visto individui misteriosi gettare torce infuocate nelle case, tutto sotto gli ordini di Nerone. E allora, per distogliere l’attenzione da sé, Nerone incolpò i cristiani. Alcuni affermarono che si sapesse chi gli avesse sussurrato all’orecchio tale calunnia, che diede inizio alle sanguinose persecuzioni che l’Impero attuò contro i cristiani.
Oltre ai protomartiri romani, questi furono i primi ad essere sistematicamente perseguitati da un imperatore. Dopo di loro, la crudeltà dei cesari continuò a riversarsi su milioni di cristiani, fino al momento in cui il cristianesimo prese il controllo dell’impero stesso.
Con informazioni tratte da El Testigo Fiel
lascia il tuo commento