Gaudium news > E’ stato istituito un tribunale indipendente per processare l’ex gesuita Rupnik.

E’ stato istituito un tribunale indipendente per processare l’ex gesuita Rupnik.

Il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Víctor Manuel Fernández, ha annunciato che giudici indipendenti, esterni alla congregazione, presiederanno il processo penale canonico contro Marko Ivan Rupnik.

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Redazione (08/07/2025 13:21, Gaudium Press) La Santa Sede ha istituito formalmente un tribunale canonico per giudicare il caso di Marko Rupnik, ex sacerdote gesuita e artista di mosaici, accusato di abusi su religiose. L’annuncio è stato dato il 3 luglio dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

In una dichiarazione ai giornalisti al termine di una conferenza stampa in Vaticano, dove è stata presentata la nuova forma della Messa “per la cura del creato”, Fernández ha confermato che il tribunale sarà composto interamente da giudici “indipendenti ed esterni” al dicastero che sovrintende. “Questa decisione mira a eliminare qualsiasi idea che il Dicastero per la Dottrina della Fede o la Santa Sede abbiano un interesse particolare nel risultato o siano sotto pressione”, ha dichiarato Fernández. “I giudici sono stati selezionati proprio perché sono irreprensibili e non sollevano sospetti di parzialità”.

I nomi dei giudici designati non sono ancora stati resi noti, né è stata annunciata la data del processo canonico. Fernández ha sottolineato che il tribunale deve prima completare le formalità procedurali, compresa la notifica formale alle vittime, per un processo che ha descritto come tecnicamente complesso e che richiede la massima riservatezza.

Il caso Rupnik, un sacerdote sloveno elogiato per i suoi mosaici religiosi e i ritiri spirituali, ha suscitato scalpore in tutta la Chiesa. Negli ultimi anni, ex membri di comunità religiose hanno denunciato Rupnik perché avrebbe tenuto comportamenti manipolatori e abusivi per decenni, spesso nel contesto della direzione spirituale o della confessione.

Il Vaticano ha inizialmente scomunicato Rupnik per aver assolto in confessione una persona, complice di un peccato contro il sesto comandamento, un’offesa canonica estremamente grave. Tuttavia, la scomunica è stata revocata solo un mese dopo in circostanze poco chiare, sollevando dubbi sulla coerenza e sulla correttezza procedurale delle indagini nei procedimenti canonici.

Alla domanda sulla revoca della scomunica, il prefetto ha insistito sul fatto che “questo accade molto più spesso di quanto si possa pensare, a volte anche nel corso di una sola giornata”.

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