I giornali italiani mettono seriamente in guardia dall’ascesa dell'”islamo-comunismo”
Si tratta dell’analisi fatta da Stefano Magni su “La Nuova Bussola Quotidiana”
Foto: Masjid Pogung Dalangan / Unplash
Redazione (30/07/2025 12:00, Gaudium Press) In un editoriale firmato da Stefano Magni sul quotidiano cattolico italiano La Bussola Quotidiana, si fa riferimento a due candidati sindaco del Partito Democratico statunitense, Zohran Mamdani a New York e Omar Fateh a Minneapolis, che sono musulmani e hanno programmi di estrema sinistra.
Questa strana combinazione è ciò che il quotidiano italiano definisce «islamocomunismo», sottolineando che, sebbene ancora molto raro negli Stati Uniti, rappresenta una chiara tendenza nella sinistra europea. Magni afferma che «mentre quasi tutti i media si concentrano sulla radicalizzazione della destra […], molti meno media si rendono conto che gli Stati Uniti stanno importando un altro prodotto che si è diffuso nell’Europa occidentale: l’islamocomunismo».
Anche in Inghilterra e Francia
Si tratta di un movimento di estrema sinistra che sta crescendo in Paesi con «grandi comunità di immigrati musulmani» e un «passato imperiale in territori islamici», come la Francia e l’Inghilterra. In questi due Paesi, i principali rappresentanti sarebbero il nuovo partito di Jeremy Corbyn, ex leader laburista, e la Francia Insoumise di Jean-Luc Mélenchon.
Gli Stati Uniti non avevano ancora sperimentato questo fenomeno, a causa delle loro diverse caratteristiche storiche e demografiche. Tuttavia, Magni ritiene che «le loro università, la continua mobilitazione per Gaza e, senza dubbio, l’importante finanziamento del Qatar e di altri sponsor islamici» abbiano reso possibile la comparsa di politici islamocomunisti di alto profilo, come Mamdani, che si è candidato come sindaco democratico di New York.
Il politico musulmano è nato in Uganda, ma sua madre è la famosa regista indiana Mira Nair e suo padre, Mahmood Mamdani, è un professore della Columbia University, specializzato in studi postcoloniali e politica africana con un approccio chiaramente marxista. Il possibile futuro sindaco di New York, nonostante le sue origini benestanti, si presenta come candidato con un programma di sinistra che include il congelamento degli affitti, il trasporto pubblico gratuito per tutti, una rivoluzione verde, la promozione dell’aborto, la prostituzione libera e l’aumento delle tasse nei quartieri «più bianchi» della città. In un tweet del 2020, è stato fotografato mentre prendeva in giro la statua di Cristoforo Colombo, uno dei personaggi più odiati dal marxismo indigenista.
Una combinazione che sembrerebbe impossibile, ma che è reale
La combinazione di islam e marxismo sembra, in linea di principio, un mix incompatibile in termini di morale e fondamenti filosofici, ma la mancanza di logica non sembra essere un ostacolo per una società moderna che tende a muoversi più per odio verso il partito avversario che per la coerenza delle proprie convinzioni. In questo senso, il rifiuto del cristianesimo in generale e del cattolicesimo in particolare potrebbe essere il collante di nuove (e vecchie) coalizioni politiche che comprendono marxisti, la sinistra woke e i musulmani militanti, sia in Europa che negli Stati Uniti.
Con informazioni da NBQ / InfoCatólica
lascia il tuo commento