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Leone XIV esprime vicinanza a tutti i giovani di tutti i Paesi in guerra

«Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell’Ucraina». Parlando in tre lingue, prima di recitare la preghiera dell’Angelus di questa domenica 3 agosto, il Papa ha rivolto il suo pensiero ai giovani delle nazioni devastate dalla guerra, al termine della Messa per il Giubileo dei Giovani a Tor Vergata.

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Foto: Vatican News

Redazione (03/08/2025 17:35, Gaudium Press) “In comunione con Cristo, nostra pace e nostra speranza per il mondo, siamo più vicini che mai ai giovani che soffrono i mali più gravi, causati da altri esseri umani”, ha dichiarato con gravità il Papa davanti a più di un milione di giovani. «Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell’Ucraina, con quelli di tutti i paesi insanguinati dalla guerra», ha sottolineato, augurando che il segno di speranza rappresentato dai giovani di Tor Vergata realizzi un mondo migliore. «Miei giovani fratelli e sorelle, voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi, ma con il dialogo», ha affermato. Diversi gruppi di giovani sono giunti a Roma da paesi in guerra, dalla Terra Santa, dall’Ucraina, dalla Birmania e dal Sud Sudan.

Una cascata di grazie

«Sì, con Cristo è possibile! Con il suo amore, il suo perdono, la forza del suo Spirito», afferma ancora Leone XIV, riprendendo alcune delle sue prime parole rivolte ai giovani martedì sera, durante la Messa di apertura del Giubileo in Piazza San Pietro. «Cari amici, uniti a Gesù come i tralci alla vite, porterete molto frutto; sarete il sale della terra e la luce del mondo; sarete semi di speranza ovunque vivrete: nelle vostre famiglie, con i vostri amici, a scuola, al lavoro, nello sport. Semi di speranza con Cristo, nostra speranza».

Il Papa ha ringraziato per il dono di questi giorni di Giubileo che hanno generato «una cascata di grazie per la Chiesa e per il mondo intero!». «Voglio ringraziare ciascuno di voi, con tutto il cuore», ha ribadito, rivolgendosi ai vescovi, ai sacerdoti, alle religiose e ai religiosi, agli educatori che hanno accompagnato i giovani in questa settimana, nonché a tutti coloro che hanno pregato per questo evento e vi hanno partecipato spiritualmente.

Leone XIV ha ricordato ancora una volta le giovani Maria e Pascal, dalla Spagna e dall’Egitto, morte nei giorni scorsi durante il Giubileo e il giovane attualmente ricoverato al Bambin Gesù..

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