Roma ospiterà il 26° Congresso Internazionale Mariologico Mariano
Il Congresso, promosso ogni quattro anni dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale, vedrà la partecipazione di studiosi di mariologia provenienti da tutto il mondo.
Redazione (13/08/2025 10:42, Gaudium Press) Dal 3 al 6 settembre 2025, Roma ospiterà la 26ª edizione del Congresso Mariologico Mariano Internazionale. Promosso ogni quattro anni dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale, l’evento vedrà riuniti studiosi di mariologia provenienti da tutto il mondo, presso l’Auditorium dell’ Antonianum.
Riflessioni sulla devozione mariana nella Chiesa
Il programma del congresso prevede una serie di tavole rotonde tematiche suddivise per lingua: portoghese, spagnolo, italiano, inglese, francese, tedesco, polacco e croato. È previsto un incontro tra i partecipanti e Papa Leone XIV. L’iniziativa ha lo scopo di offrire ai partecipanti l’opportunità di riflettere su diversi temi legati alla devozione mariana e al suo rapporto con la Chiesa.
Tra i rappresentanti dell’America Latina invitati a partecipare all’evento figurano gli esperti dell’Istituto Superiore di Studi Guadalupani (ISEG) del Messico, nella persona del suo direttore, padre Eduardo Chávez, e del dottor David Ricardo Ojeda Correa, medico e direttore del Campus Mérida dell’ISEG, esperto in scienze esatte applicate al telo della Vergine di Guadalupe.
Istituto Superiore di Studi Guadalupani
“È una grande gioia e onore per l’Istituto Superiore di Studi Guadalupani aver ricevuto un invito così speciale da Papa Leone XIV e dalla Pontificia Accademia Mariana Internazionale per parlare e partecipare al Congresso Mariano Internazionale della Santa Sede”, ha commentato padre Eduardo Chávez.
Il sacerdote, dottore in Storia della Chiesa, è stato postulatore di San Juan Diego ed è considerato il massimo esperto delle apparizioni di Nostra Signora di Guadalupe. Si è detto molto felice di poter “esprimere questo incoraggiamento e queste parole di Santa Maria di Guadalupe, Regina della pace, della speranza e dell’amore, di cui il nostro popolo ha tanto bisogno. Che lei tocchi i nostri cuori affinché ci sia pace. Questa è la nostra speranza”. (EPC)
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