San Carlo Acutis potrebbe essere proclamato patrono della GMG di Seul 2027
La Corea del Sud sarà il secondo Paese asiatico a ospitare una Giornata Mondiale della Gioventù, dopo le Filippine che furono la sede di questo evento nel 1995.
Redazione (17/09/2025 13:29, Gaudium Press) San Carlo Acutis potrebbe essere proclamato patrono della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2027. Almeno questo è il desiderio dei giovani coreani. Secondo Mons. Paul Kyung Sang Lee, vescovo ausiliare di Seul e responsabile del Comitato Organizzatore della GMG Seul 2027, il Santo “è già un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per i giovani coreani”.
In un’intervista all’agenzia Fides, il prelato ha affermato che, nonostante Acutis sia molto conosciuto, in vista della GMG di Seul «continueremo a presentarlo come un esempio contemporaneo di santità, soprattutto perché ha vissuto l’evangelizzazione nel mondo digitale. I giovani coreani sperano che venga proclamato patrono della GMG “, che si terrà dal 3 all’8 agosto 2027, con il motto ”Coraggio, ho vinto il mondo”.
San Carlo Acutis e la Chiesa cattolica in Corea
Secondo Mons. Paul Kyung Sang Lee, gli oltre mille giovani coreani che hanno partecipato al Giubileo della Gioventù a Roma hanno visitato il Santuario di Assisi dove si trova il corpo di San Carlo Acutis e la sua cerimonia di canonizzazione, avvenuta il 7 settembre in Vaticano, è stata trasmessa dalle emittenti cattoliche della Corea del Sud e vista da un vasto pubblico.
La famiglia del Santo ha donato una reliquia di Acutis, che è conservata nella cappella dell’edificio che ospita il Comitato Organizzatore della GMG di Seul. «I nostri giovani vengono spesso in cappella per chiedere la sua intercessione. Lo sentono come uno di loro; è un santo millennial», ha sottolineato. Inoltre, un’immagine del Santo è stata collocata nel cortile della sede dell’organo di comunicazione della Conferenza Episcopale della Corea del Sud, la CPBC (Catholic Peace Broadcasting and Peace Newspaper), a Jeodong, Seul.
È possibile mettere Dio al primo posto
Secondo il presidente del Comitato Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Coreana, Mons. Kim Jong-gang, «per i nostri giovani, nati e cresciuti in un ambiente digitale, la canonizzazione di Carlo porta grande speranza e un senso di sfida, perché dice loro che anche nell’adolescenza è possibile mettere Dio al primo posto e crescere nel cammino spirituale attraverso la preghiera e i sacramenti».
Secondo il prelato, San Carlo Acutis è «una figura missionaria adatta all’era digitale che esorta i giovani coreani a utilizzare le loro competenze digitali come strumenti di evangelizzazione». Secondo lui, diverse diocesi sudcoreane stanno organizzando incontri catechistici e di studio per conoscere la vita e la testimonianza di fede di questo santo italiano. (EPC)
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