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Più di settemila cristiani uccisi in Nigeria nel 2025

Dal 2009 oltre 19.000 chiese sono state attaccate, saccheggiate o fatte chiudere nel Paese. Nello stesso periodo, 125.000 cristiani sono stati uccisi e 8.000 rapiti da gruppi jihadisti.

Mais de sete mil cristaos foram mortos na Nigeria neste ano de 2025

Redazione (20/09/2025 16:16, Gaudium Press) L’International Society for Civil Liberties and the Rule of Law (Intersociety) ha pubblicato un rapporto che rivela la portata della violenta persecuzione religiosa che affligge la Nigeria. Secondo il documento, ogni mese nel Paese vengono distrutte 100 chiese.

19.000 chiese sono state attaccate, saccheggiate o chiuse in Nigeria

Secondo lo studio presentato, dal 2009 più di 19.000 chiese sono state attaccate, saccheggiate o fatte chiudere in Nigeria. Quest’anno è stato segnato dall’insurrezione islamica e dall’ascesa di diverse fazioni estremiste come Boko Haram, ISIS-Africa occidentale e pastori Fulani armati, che hanno distrutto comunità, bruciato chiese e massacrato fedeli.

Secondo Emeka Umeagbalasi, leader di Intersociety, queste statistiche sono un specchio della capacità di sopravvivenza. “Una chiesa non chiude da sola. Ci vogliono violenza, intimidazione o spargimento di sangue per svuotare una parrocchia. Quando sono state contate tutte le chiese abbandonate o distrutte, il numero ha raggiunto quota 19.100. Sono 100 al mese, tre al giorno, per 16 anni”.

Più di settemila cristiani uccisi in Nigeria nei primi 220 giorni del 2025

Il rapporto di Intersociety rivela anche che più di settemila cristiani sono stati uccisi in Nigeria solo nei primi 220 giorni del 2025, una media di 32 al giorno. Dal 2009, 125.000 cristiani sono stati uccisi e 8.000 rapiti dagli oltre venti gruppi jihadisti che operano impunemente nel Paese.

Secondo Umeagbalasi, «se non verranno prese misure urgenti, tra 50 o 100 anni in Nigeria rimarrà ben poco del cristianesimo». Egli avverte che lo Stato è complice, e persino un facilitatore attivo, dell’ascesa dell’islamismo radicale. «L’obiettivo non è più quello di governare o riformare la Nigeria, ma di costringere la nazione a sottomettersi all’ideologia radicale», ha dichiarato. (EPC)

 

 

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