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Filippo Iannone, il carmelitano che guiderà l’elezione dei vescovi nella Chiesa

 In qualità di prefetto del Dicastero per i Vescovi, assiste direttamente il Papa nella nomina dei pastori che guideranno le diocesi del mondo.

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Mons. Iannone – Foto: Vatican News

Redazione (27/09/2025 09:46, Gaudium Press) Il lavoro del prefetto del Dicastero per i Vescovi è uno dei più determinanti nel governo della Chiesa cattolica. Questa responsabilità non si limita alla buona gestione amministrativa, ma implica direttamente la missione di garantire che ogni diocesi nel mondo sia guidata da vescovi che rispondano autenticamente alle esigenze spirituali ed evangelizzatrici dei loro fedeli. Inoltre, non sono poche le diocesi in cui i vescovi sono anche portavoce delle loro comunità nei confronti dello Stato.

Ora, per questa carica così importante, è stato scelto Mons. Filippo Iannone, carmelitano italiano, che fino ad ora era prefetto del Dicastero per i Testi Legislativi. Con una formazione teologica ed una esperienza come canonista, è uno studioso di diritto ecclesiastico.

L’attuale prefetto per i Vescovi ha quindi un compito di enorme importanza. “Il lavoro del prefetto del Dicastero per i Vescovi è uno dei più determinanti nel governo della Chiesa, poiché consiste nel consigliare il Papa nella scelta dei vescovi, contando anche sulle relazioni e sulle proposte dei rispettivi nunzi o rappresentanti della Santa Sede”. In questo modo, diventa un ponte indispensabile tra le realtà locali e la visione universale della Chiesa promossa dal Sommo Pontefice.

Il processo di elezione di un vescovo

Il processo di nomina di un vescovo non è semplice né improvvisato. Comporta una consultazione minuziosa in cui i nunzi apostolici elaborano relazioni dettagliate sui candidati, tenendo conto della loro esperienza pastorale, della loro formazione dottrinale, della loro capacità di governo, della loro vicinanza ai fedeli e, soprattutto, della loro testimonianza di vita cristiana. Queste proposte, insieme all’orientamento del Dicastero per i Vescovi sotto la direzione dell’attuale Mons. Iannone, giungono infine al Papa, a cui compete la decisione finale.

L’importanza di questo dicastero si riflette nella rilevanza che l’episcopato ha all’interno della struttura ecclesiale. I vescovi, successori degli apostoli, sono coloro che portano avanti la missione di insegnare, santificare e governare in comunione con il Romano Pontefice. Pertanto, garantire che ogni diocesi abbia un pastore idoneo è fondamentale per l’unità e la vitalità della Chiesa nel mondo.

In tempi di grandi sfide culturali, sociali e spirituali, il discernimento per scegliere pastori fedeli, prudenti e coraggiosi assume un significato speciale. Da qui deriva che questo lavoro, spesso discreto e riservato, è tuttavia uno dei compiti più influenti nel corso ecclesiale.

Implicazioni della nomina di Mons. Iannone

Diversi analisti sottolineano l’importanza della scelta di un giurista per questa importante carica nella Chiesa.

Risuonano ancora le parole del neoeletto Papa alla curia romana, quando ha detto “i Papi passano, la curia rimane”, sottolineando l’importanza dell’istituzionalità vaticana e dell’importanza di adeguarsi ai processi per il raggiungimento dei risultati.

Nella nomina finora più importante effettuata da Leone XIV, la presenza di un uomo che ha dedicato tutta la sua vita al lavoro con le leggi, rafforza l’impressione di quel carattere di rispetto per l’istituzionalità che Papa Prevost vuole dare al suo pontificato, in senso diverso dal pontificato precedente, dove le sorprese in questi campi erano all’ordine del giorno.

Tratti biografici di Mons. Iannone

Il nuovo prefetto, che assumerà l’incarico il prossimo 15 ottobre, è nato il 13 dicembre 1957 a Napoli. Nel 1976 è entrato nell’Ordine dei Carmelitani ed è stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1982, all’età di 24 anni. Il nuovo prefetto per i Vescovi ha studiato alla Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale, ha esercitato la professione di avvocato presso il Tribunale della Rota.

Nel suo ordine, Iannone ha ricoperto gli incarichi di commissario, tesoriere nazionale, consigliere commissario e presidente della Commissione per la revisione delle Costituzioni. Allo stesso modo, nella diocesi di Napoli, ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità come difensore del Tribunale regionale della Campania (1987-1990), vicario giudiziale aggiunto della Corte diocesana di Napoli (1990-1994), vicario episcopale della IV Zona Pastorale (1994-1996) e provicario generale (1996-2001).

Il 12 aprile 2001 è stato nominato vescovo ausiliare di Napoli da San Giovanni Paolo II. Otto anni dopo è stato nominato vescovo titolare di Sora-Aquino-Pontecorvo.

Nel gennaio 2012 è stato nominato viceregente di Roma e poi è passato al Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi nel novembre 2017, come segretario aggiunto. Pochi mesi dopo, è stato nominato presidente dello stesso Consiglio.

Con informazioni da Religión en libertad e omnesmag.com

 

 

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