Esposizione pubblica delle spoglie di San Francesco ad Assisi
Con l’autorizzazione di Sua Santità Papa Leone XIV, in occasione dell’800° anniversario dalla morte di San Francesco, il corpo sarà traslato dalla sua tomba nella cripta della Basilica Francescana per essere collocato ai piedi dell’altare papale, nella chiesa inferiore.
Foto: screenshot/ SAN FRANCESCO D’ASSISI/ Facebook
Redazione (06/10/2025 12:32, Gaudium Press) Le spoglie mortali di San Francesco d’Assisi saranno esposte alla venerazione pubblica per la prima volta durante il periodo quaresimale, dal 22 febbraio al 22 marzo 2026, nell’ambito delle celebrazioni dell’ottavo centenario della sua morte (1226-2026).
La comunità francescana ha annunciato che per la prima volta nella storia, “il corpo di San Francesco sarà visibile a tutti, un dono straordinario, che costituisce un profondo invito alla preghiera e un’opportunità per vedere la piena esperienza del Vangelo di Cristo in una persona”. E che ci invita anche a considerare la vita del Santo, che continua a dare frutti dopo 800 anni. Non si celebra la morte, ma la vita che fiorisce dal dono e dall’offerta di sé.
Questa sarà la quinta esumazione dei resti mortali del santo, scoperti nel 1818 e sepolti nella tomba situata sotto la chiesa inferiore della Basilica di San Francesco ad Assisi. La cripta era stata aperta in precedenza nel 1819, nel 1978, nel 1994 e nel 2015. Ad eccezione della prima apertura, quando le ossa furono deposte in un sarcofago e in una bara di bronzo, le successive esumazioni videro la presenza esclusiva dei frati francescani.
Per molto tempo, il corpo di San Francesco rimase sepolto nella basilica, ma la sua esatta ubicazione fu tenuta segreta per evitare furti. Nel XIX secolo, l’allora Ministro Generale, Fra Giuseppe De Bonis, ottenne il permesso da Papa Pio VII di individuare i suoi resti mortali, che si riteneva fossero sotto l’altare maggiore della Basilica Inferiore.
Dopo 52 giorni di scavi, le spoglie di San Francesco d’Assisi furono recuperate e sepolte nella cripta della Basilica di San Francesco ad Assisi, dove rimangono ancora oggi, attirando ogni anno circa cinque milioni di pellegrini.
In occasione dell’apertura della cripta, la lastra che sigillava la tomba fu rimossa, rivelando il sarcofago di bronzo, commissionato da Papa Pio VII nel 1820 per ospitare le spoglie del santo, e la bara di plexiglas (acrilico) al suo interno.
Durante l’ispezione effettuata nel 1978, l’ambiente di conservazione era stato sterilizzato sostituendo l’ossigeno con azoto. Il professor Nicolò Valentino Miani, presente alle ispezioni del 1978, 1994 e 2015, aveva confermato che i resti mortali erano ancora in buono stato di conservazione, senza cambiamenti significativi avvenuti negli ultimi 37 anni.
Per la prima volta nella storia, le ossa di San Francesco saranno esposte alla venerazione pubblica. L’autorizzazione a tale esposizione è stata concessa tramite una lettera del Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, firmata dal Segretario, Mons. Vittorio Viola, e dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede. La lettera include raccomandazioni per garantire che la venerazione delle spoglie mortali del santo sia condotta con autentico spirito cristiano, in conformità con quanto disposto al numero 111 della Costituzione Sacrosanctum Concilium: «La Chiesa, secondo la tradizione, venera i santi e le loro reliquie autentiche, nonché le loro immagini».
La comunità francescana ha annunciato che la venerazione delle spoglie mortali di San Francesco d’Assisi offrirà un’esperienza spirituale profonda, che potrà essere vissuta in riflessione individuale o accompagnata dalla guida di un frate. Questo percorso spirituale culminerà in un breve rito liturgico, seguito da un gesto fraterno di accoglienza offerto dalla comunità; ogni partecipante riceverà un ricordo offerto dalla comunità francescana, come simbolo di questa esperienza spirituale.
Per garantire un ambiente di pace e raccoglimento a tutti i pellegrini, sarà necessario prenotare in anticipo, e l’accesso alla venerazione sarà completamente gratuito. I momenti di visita saranno offerti in diverse lingue, in modo da accogliere fedeli di tutte le nazioni. L’obiettivo di questa iniziativa è promuovere un incontro personale e comunitario con la spiritualità di San Francesco. Al termine del processo di venerazione, sarà celebrato un breve rito liturgico e ogni partecipante riceverà un ricordo offerto dalla comunità francescana, come simbolo di questa esperienza spirituale.
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