Gaudium news > Leone XIV al Cimitero del Verano: la promessa della vita eterna.

Leone XIV al Cimitero del Verano: la promessa della vita eterna.

«Non si tratta tanto di guardare indietro, quanto piuttosto di guardare avanti, verso la meta del nostro cammino, verso il porto sicuro che Dio ci ha promesso, verso la festa senza fine che ci attende».

cq5dam.thumbnail.cropped.1500.844 1 700x462 1

Foto: Vatican News/ Vatican Media

Redazione (03/11/2025 12:53, Gaudium Press) Papa Leone XIV ha celebrato la messa in memoria dei defunti in uno dei principali cimiteri della capitale.

Si tratta di una tradizione relativamente recente che Leone XIV continua, recandosi al Cimitero Monumentale del Verano, a Roma, per celebrare la Santa Messa in memoria dei defunti. Giovanni Paolo II fu il primo a officiare tale celebrazione in quel luogo, nel 1993. Ma è stato Francesco, due decenni dopo, a riprendere questo rito e a istituzionalizzarlo, stabilendo che la messa venga celebrata ogni anno il 2 novembre in un cimitero di Roma o della periferia.

cq5dam.thumbnail.cropped.1500.844 2 700x462 2

Leone XIV è arrivato al Cimitero del Verano puntuale alle 15:45, accolto da un applauso contenuto, in segno di rispetto per l’ambiente e la solennità dell’occasione. Accompagnato dal cardinale vicario Baldo Reina, il Papa ha salutato Silvia Scozzese, vicesindaco di Roma, e altre autorità all’esterno del cimitero. Il suo primo gesto è stato quello di fermarsi davanti a una tomba situata proprio all’ingresso, sulla quale, sbiadita dal tempo, si poteva ancora leggere la scritta «Antonia Coccia Nicolini e famiglia». Sul marmo, Leone ha deposto un mazzo di rose bianche, è rimasto alcuni istanti in preghiera e ha impartito la sua benedizione, come omaggio simbolico a tutti i defunti sepolti nel Cimitero del Verano.

Successivamente, Leone XIV ha presieduto l’Eucaristia in questo grande cimitero, e ha espresso il desiderio di pregare per i propri cari e per i morti di cui nessuno si ricorda. Per coloro che se ne sono andati non solo “li portiamo nei nostri cuori”, ma “spesso troviamo qualcosa che ci fa ricordare di loro”. Possono essere immagini, luoghi o profumi che «ci parlano di coloro che amiamo e che ci hanno lasciato, mantenendo viva la loro memoria in noi».

Riunirsi in un cimitero attorno alla loro memoria non è però l’unico scopo della commemorazione dei fedeli defunti. Il Papa ricorda che «la fede cristiana, fondata sulla Pasqua di Cristo, ci aiuta infatti a vivere la memoria non solo come ricordo del passato, ma soprattutto come speranza futura»; quella speranza che orienta il nostro sguardo «verso il futuro, verso la meta del nostro cammino, verso il porto sicuro che Dio ci ha promesso, verso la festa senza fine che ci attende. Lì, attorno al Signore risorto e ai nostri cari, assaporeremo la gioia del banchetto eterno».

Questa «speranza futura» non è un’illusione «che serve a placare il dolore della separazione dalle persone care, né un semplice ottimismo umano. È la speranza fondata sulla risurrezione di Gesù, che ha vinto la morte e ha aperto anche a noi il passaggio alla pienezza della vita». È verso questo destino, verso Dio, che la vita conduce i fedeli che sanno di essere amati dall’Altissimo e la cui vita, senza l’amore del Risorto, «diventerebbe un vagare senza meta, un tragico errore con un destino fallito». Il destino che attende il cristiano è «il banchetto attorno al quale il Signore ci riunirà», e sarà «un incontro d’amore». «Per amore Dio ci ha creati; nell’amore del suo Figlio ci salva dalla morte; nella gioia dell’amore con Lui e con i nostri cari, Egli desidera che viviamo per sempre».

La vita terrena è un viaggio verso coloro che ci hanno preceduto. L’amore che Dio ha per gli uomini è anche l’amore che ciascuno deve praticare verso il proprio prossimo. «La carità vince la morte. Nella carità, Dio ci riunirà con i nostri cari. Se camminiamo nella carità, la nostra vita diventa una preghiera che sale al Cielo e ci unisce ai defunti, ci avvicina a loro, nell’attesa di ritrovarli nella gioia dell’eternità”.

cq5dam.thumbnail.cropped.1500.844 5 700x462 1

Al suo ritorno in Vaticano, Papa Leone XIII si è recato nella cripta della Basilica di San Pietro per un momento di preghiera privato per i Papi defunti.

 

 

lascia il tuo commento

Notizie correlate