Il Papa: verità, trasparenza, qualità, chiarezza e oggettività, le caratteristiche della comunicazione
Papa Leone XIV ha incontrato questa mattina il consiglio consultivo della RCS Academy, un Istituto di formazione professionale.

Foto: Vatican Media
Redazione (07/11/2025 17:03, Gaudium Press) Questa mattina, nel Palazzo Apostolico, Papa Leone XIV ha rivolto un messaggio ai partecipanti dell’Advisory Board (consiglio consultivo) della RCS Academy, un’istituzione che offre formazione specializzata nei campi del giornalismo, dell’economia, della comunicazione e dell’impresa. I partecipanti si trovano a Roma per riflettere su come la comunicazione possa essere al servizio delle persone senza diventare “un sistema di algoritmi che, senza coscienza né comprensione, riproducono all’infinito i nostri ragionamenti, trasformandoli in semplici dati”.
Ha sottolineato che l’istruzione “è ciò che rende attiva e trasformatrice l’uguale dignità di tutti gli esseri umani” e per questo ha affermato che deve essere presente anche negli ambienti digitali. Di conseguenza, ha posto in evidenza come sia essenziale “mantenere un rapporto critico con le intelligenze artificiali”.
“È necessario evitare che, nell’eccesso di informazioni e nel vuoto di saggezza, crescano nuove forme di disumanizzazione e manipolazione che, sotto mentite spoglie, presentano lo sfruttamento come cura e la menzogna come verità”, ha affermato.
Il Sommo Pontefice ha parlato di due sfide, per i membri di questa Accademia e per coloro che lavorano in questi campi: in primo luogo “informare con responsabilità” e, inoltre, “mettere i destinatari in condizione di valutare criticamente ogni cosa, distinguendo i fatti dalle opinioni, le notizie vere da quelle false”.
Manifestare quali logiche si celano dietro i messaggi che vengono diffusi
“Riconoscere e rendere accessibili le logiche che generano i messaggi è essenziale per agire con coscienza e responsabilità nella costruzione comune del discorso pubblico. Le grandi imprese hanno un ruolo cruciale in questi processi”, ha affermato.
Business is Business?
Ha poi fatto riferimento all’espressione “Business is business” (gli affari sono affari), comunemente usata per giustificare qualsiasi azione in sede di negoziazione. “In realtà, —ha avvertito il Papa— non è così. Nessuno di voi è assorbito da un’organizzazione al punto da diventare un semplice ingranaggio o una mera funzione”.
Allo stesso modo, ha chiarito che non esiste un vero umanesimo senza senso critico, senza una revisione costante, senza il coraggio di porsi domande che mettano in discussione il significato delle nostre azioni: Dove stiamo andando? Per chi e per cosa lavoriamo? Come stiamo rendendo il mondo un posto migliore?
Infine, il Papa ha sottolineato che l’aspetto economico della comunicazione non può essere in contrasto con la “verità”, con la “trasparenza delle fonti e della proprietà”, oltre che con la “responsabilità, la qualità, la chiarezza e l’obiettività”. Tutti questi elementi affermano e tutelano il diritto di cittadinanza dei popoli.
Con informazioni di Aciprensa





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