Papa all’Angelus: Cristo è il vero santuario di Dio
Il Papa ha ricordato che la santità della Chiesa deriva dal «dono del Signore che non viene mai revocato».

Foto: Screenshot Yoube Vatican Media
Redazione (10/11/2025 17:35, Gaudium Press) Durante la recita dell’Angelus nella solennità della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, Papa Leone XIV ha sottolineato l’unità della Chiesa attorno a Roma e ha ricordato che il vero tempio di Dio è Cristo morto e risorto, invitando i fedeli a vivere come «pietre vive» della comunità cristiana.
Papa Leone XIV ha presieduto la preghiera dell’Angelus ieri, domenica 9 novembre 2025, nella solennità della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale del Vescovo di Roma. Da Piazza San Pietro, il Pontefice ha sottolineato il significato spirituale della festa, che esprime la comunione dei cristiani con la Chiesa di Roma, «madre che si prende cura con premura della fede e del cammino dei cristiani di tutto il mondo».
Il Papa ha ricordato che la Basilica di San Giovanni in Laterano, oltre alla sua importanza storica, artistica e religiosa, simboleggia la fede trasmessa dagli apostoli. Ha invitato i fedeli a guardare oltre la dimensione fisica del tempio e a riconoscere che «il vero santuario di Dio è Cristo morto e risorto», unico mediatore e Redentore.
«Uniti a Lui, anche noi siamo pietre vive di questo edificio spirituale», ha affermato, incoraggiando i cristiani a diffondere il Vangelo «di misericordia, consolazione e pace» con la loro testimonianza di vita.
Leone XIV ha messo in guardia dai pregiudizi che spesso rendono difficile la comprensione del mistero della Chiesa, ricordando che la sua santità non deriva dai meriti umani, ma dal «dono del Signore che non viene mai revocato». Ha citato il teologo Joseph Ratzinger, che ha scritto che Dio «sceglie continuamente come contenitore della sua presenza anche le mani sporche dell’uomo».
Il Papa ha concluso la sua riflessione chiedendo l’intercessione di Maria, «affinché ci aiuti ad accogliere Cristo e ci accompagni con la sua intercessione».
Dopo la recita dell’Angelus, Leone XIV ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni delle Filippine colpite da un violento tifone e ha chiesto preghiere per le vittime e le loro famiglie.
Con informazioni da InfoCatólica





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