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Nigeria: liberati cento dei ragazzi sequestrati dalla scuola cattolica

Ancora in ostaggio 165 bambini. Una delegazione del Congresso americano ha incontrato domenica scorsa il consigliere per la sicurezza nazionale della Nigeria.

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Redazione (10/12/2025 15:01, Gaudium Press) Infocatólica riferisce che l’Associazione Cristiana della Nigeria ha confermato il rilascio di cento alunni rapiti lo scorso 21 novembre nel collegio cattolico St. Mary’s della comunità di Papiri, nello Stato del Niger. La notizia è stata confermata dal portavoce della presidenza nigeriana, Sunday Dare, ma le autorità non hanno fornito dettagli sulle modalità del rilascio.

Le circostanze del rilascio non sono ancora chiare

Al momento non è chiaro se i bambini siano stati rilasciati dai rapitori o liberati in seguito a negoziati o a un’operazione di polizia. Secondo una fonte delle Nazioni Unite, gli alunni liberati sarebbero stati “consegnati lunedì”, ai responsabili del governo locale, precisando che erano arrivati ad Abuja.

«Abbiamo pregato e atteso il loro ritorno; se è vero, allora è una notizia confortante», ha commentato Daniel Atori, portavoce del vescovo Bulus Yohanna, della diocesi di Kontagora, da cui dipende la scuola. «Tuttavia, non siamo stati informati ufficialmente né abbiamo ricevuto alcuna comunicazione dal governo federale», ha aggiunto.

Il rapimento del 21 novembre

Nell’attacco del 21 novembre scorso, uomini armati avevano rapito almeno 303 alunni e 12 insegnanti della scuola elementare e media cattolica St. Mary’s mentre cinquanta ragazzi erano riusciti a fuggire subito dopo il rapimento. Si tratta di uno dei più grandi rapimenti di massa mai registrati in Nigeria, un Paese comunque devastato da questo fenomeno.

Circa 165 sono le persone che si presume siano ancora in ostaggio, tra alunni, alcuni dei quali di soli sei anni, e personale scolastico che risulta disperso.

Una piaga che affligge la Nigeria

Il rapimento ha riportato alla ribalta l’imperante insicurezza nel nord della Nigeria, dove bande armate prendono spesso di mira le scuole per rapimenti di massa, al fine di ottenere il pagamento di riscatti. I rapimenti di massa sono frequenti nel Paese, la maggior parte dei quali perpetrati da gruppi criminali, chiamati “banditi”, al fine di ottenere il pagamento di riscatti.

Dal 2014, quando i militanti di Boko Haram sequestrarono più di 200 ragazze di Chibok, nello Stato nord-orientale di Borno, l’ondata di rapimenti nelle scuole nigeriane non si è mai fermata. A distanza di un decennio, circa 90 di loro risultano ancora dispersi.

Attenzione internazionale

L’attacco alla scuola ha fatto emergere la persistente insicurezza in Nigeria in un momento in cui il Paese è sotto esame da parte del presidente americano Donald Trump, per gli abusi nei confronti dei cristiani.

Nella mattinata di domenica scorsa, una delegazione del Congresso degli Stati Uniti ha incontrato il consigliere per la sicurezza nazionale della Nigeria, Nuhu Ribadu, ad Abuja, e lì “i colloqui si sono concentrati sulla cooperazione contro il terrorismo, la stabilità regionale e il rafforzamento dell’alleanza per la sicurezza tra Nigeria e Stati Uniti”, secondo quanto riferito dallo stesso Ribadu.

 

 

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