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Udienza del Papa ai Servizi Segreti: no all’uso scorretto delle informazioni riservate

Il papa ha ricevuto in udienza in occasione del centenario dell’istituzione

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Redazione (12/12/2025 15:09, Gaudium Press) Per la prima volta gli 007 italiani sono stati ricevuti da Papa Leone XIV, in occasione del centenario dell’istituzione: era il 1925 quando il Servizio Informazione Militare dette l’avvio all’attività di intelligence italiana. Ciò è avvenuto questa mattina alla presenza del sottosegretario di Stato della presidenza del Consiglio e delegato per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, e l’ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede, Francesco Di Nitto.

Un lavoro di grande responsabilità e che esige al tempo stesso- ha sottolinato il Papa- la massima attenzione perchè le ‘ informazioni riservate’  non siano manipolate da qualcuno ai danni di personalità pubbliche “per intimidire, manipolare, ricattare, screditare”.

Un discorso molto chiaro rivolto ai dirigenti e funzionari dei Servizi in cui ha sottolineato comunque l’importanza di tale lavoro “per cogliere in anticipo eventuali scenari pericolosi per la vita della società”.

Ma, ha continuato il Papa, tale lavoro non potrà mai prescindere da due imperativi fondamentali quali il rispetto della dignità della persona umana e l’etica della comunicazione.

Rispetto della dignità umana

E’ chiaro – ha sottolineato il Papa- che per esigenze superiori finalizzate al bene comune, i servizi di sicurezza devono raccogliere informazioni sui singoli ma ciò, pur nella grande difficoltà di trovare equilibri- come ha riconosciuto il Pontefice- non dovrà mai prescindere da certi limiti che vanno stabiliti , proprio a salvaguardia della dignità della persona, evitando tentazioni  a cui queste conoscenze potrebbero esporre qualcuno. Occorre quindi che le attività dei Servizi siano disciplinate dalle leggi, debitamente promulgate e pubblicate, che vengano sottoposte al controllo e alla vigilanza della magistratura e che i bilanci siano sottoposti a controlli pubblici e trasparenti”.

Etica della comunicazione

Tali informazioni ,in un’epoca come la nostra ,così informata ma anche esposta alle informazioni distorte se non fake news, occorre essere molto attenti perchè non vengano usate ai danni di personaggi pubblici come strumento di pressione per altri fini non limpidi  e ciò spesso è accaduto ai danni della stessa  Chiesa.”Infatti, in diversi Paesi la Chiesa è vittima di servizi di intelligence che agiscono per fini non buoni opprimendone la libertàha aggiunto il Pontefice.

Le vittime in missioni pericolose

Con delicatezza il Santo Padre ha ricordato anche coloro che hanno perso la vita in situazioni difficili, forse anche nell’anonimato della pubblica informazione, ma che con il loro lavoro sono intervenuti a risolvere contesti problematici per le persone e le cose.

Rapporti con la Santa Sede

Leone XIV ha infine ringraziato i Servizi di intelligence che, in collaborazione con la Gendarmeria del Vaticano, garantiscono la sicurezza della Santa Sede, aiutando in tal modo la realizzazione del buon servizio verso gli altri.

Quindi, con la raccomandazione ad agire, tenendo sempre presente il bene comune, i principi giuridici ed etici che salvaguardano la dignità dell’uomo, il Papa li ha accompagnati con la benedizione apostolica e l’augurio di Santo Natale.

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