Nigeria: la diocesi conferma che tutti i rapiti dalla St. Mary’s School sono stati liberati

Il comunicato ufficiale della diocesi, diffuso il giorno di Natale, aveva lo scopo di chiarire e confermare fatti verificati, nell’ottica della trasparenza e dell’affidabilità pubblica.

Redazione (27/12/2025 17:12, Gaudium Press) La diocesi cattolica di Kontagora ha annunciato la conclusione del processo di verifica dei dati relativi ai bambini e ai dipendenti che il 21 novembre 2025 erano stati rapiti dalle scuole cattoliche di Santa Maria, a Papiri, in Nigeria.

Tutte le vittime sono già state restituite alle loro famiglie.

«Delle trecentoventicinque persone inizialmente date per disperse, ottantacinque hanno confermato la loro fuga o non sono state rapite. Di conseguenza, il numero totale verificato di persone effettivamente rapite era di duecentotrenta», ha spiegato il vescovo della diocesi di Kontagora, monsignor Bulus Dauwa Yohanna.

Gratitudine alle autorità nigeriane

Il comunicato ufficiale della diocesi, emesso il giorno di Natale, aveva lo scopo di chiarire e confermare i fatti verificatisi, nell’ottica della trasparenza e dell’affidabilità pubblica. In totale sono state condotte due verifiche approfondite da parte del governo statale, delle agenzie di sicurezza, delle autorità scolastiche e dell’Associazione dei genitori e degli insegnanti.

Monsignor Yohanna ha espresso quindi la sua gratitudine alle autorità nigeriane per gli sforzi compiuti per garantire la liberazione dei 230 prigionieri. “Confermiamo che le 230 persone rapite sono state salvate con esito positivo, grazie agli sforzi congiunti del governo nigeriano e delle agenzie di sicurezza. Di questo, ne saremo eternamente grati”, ha dichiarato il prelato.

Testimonianza del potere della fede e della preghiera

Il vescovo di Kontagora ha espresso immenso sollievo per la notizia, attribuendo l’esito positivo prima di Natale alle preghiere dei fedeli della diocesi e di tutto il mondo. “Sono profondamente grato a Dio per la sua Provvidenza e protezione durante questo periodo estremamente difficile”, ha affermato. Secondo lui, la liberazione di tutti gli ostaggi “è una testimonianza delle preghiere esaudite e del potere della fede nel mantenere la speranza in mezzo alla paura e all’incertezza”.

“Questo è stato un periodo estremamente difficile, non solo per i bambini coinvolti, ma anche per i loro genitori, i loro familiari, la Chiesa e tutta la comunità di Kontagora. L’ansia, la preoccupazione e l’impatto emotivo su tutte le persone coinvolte non avevano limiti, ma attraverso la preghiera, la solidarietà e una fede incrollabile abbiamo assistito alla misericordia di Dio che ha riportato i nostri bambini sani e salvi alle loro famiglie”, ha sottolineato.

Infine, Monsignor Yohanna ha esortato i fedeli di tutto il mondo a continuare a pregare per la guarigione, il recupero e la protezione dei bambini. Ha anche incoraggiato le comunità della diocesi di Kontagora a rimanere vigili, compassionevoli e unite nel sostenere i bambini e le famiglie colpite, facendo in modo che siano pienamente reintegrati e assistiti durante questo periodo di recupero. “Che questa esperienza rafforzi la nostra fede e ci ricordi il potere della preghiera, dell’unione e dell’azione collettiva per superare anche le circostanze più difficili”, ha concluso. (EPC)