Sui social i video dedicati all’ascolto grazie alla Pastorale giovanile
«L’obiettivo è farli confrontare con argomenti che di solito non vengono proposti, senza indirizzarli verso una risposta» afferma il direttore don Tedesco
Rita Sberna (19.04.2021 08:48, Gaudium Press) La Pastorale giovanile diocesana ha avuto una bella idea cioè quella di fare dei video dedicati all’ascolto realizzati dai ragazzi stesso per i loro coetanei, in modo da raggiungere tutti quasi “dal vivo” in questo tempo così difficile.
I social ora come ora, diventano degli strumenti fondamentali per potere evangelizzare grazie anche alle pagine facebook e youtube del Servizio diocesano.
Il direttore don Alfredo Tedesco spiega: «L’obiettivo è farli confrontare con argomenti che solitamente non vengono loro sottoposti, senza però indirizzarli verso una risposta precostituita o un’offerta formativa ma limitandosi ad ascoltare i loro pensieri e i loro sentimenti; possono così emergere spunti utili, tali da permettere un dialogo nuovo, partendo proprio dalle stesse parole dei ragazzi che hanno partecipato al video».
Per realizzare questi video sono stati intervistati dei ragazzi di fascia d’età dai 14 ai 22 anni, provenienti da diverse parti di Roma e appartenenti a ceti sociali diversi: «Speriamo che questi video – conclude – diventino strumenti operativi, da utilizzare nel rapporto con i ragazzi, che stimolino il confronto e possano attivare un dialogo con tutte le figure di riferimento con cui normalmente vengono in contatto».
Cosa dice la Chiesa dell’evangelizzazione
“Si può pensare che l’evangelizzazione dobbiamo programmarla a tavolino, pensando alle strategie, facendo dei piani. Ma questi sono strumenti, piccoli strumenti. L’importante è Gesù e lasciarsi guidare da Lui.“ — Papa Francesco
“Non una sconfitta dei principi cristiani, ma una sconfitta per l’umanità. […] La Chiesa deve tener conto di questa realtà ma nel senso di rafforzare il suo impegno per l’evangelizzazione.“ — Cardinale Pietro Parolin
“La missione di evangelizzazione della Chiesa comprende un’energica e sostenuta azione a favore della giustizia, della pace e dello sviluppo umano integrale. Non adempiere a questi compiti significherebbe venir meno all’opera di evangelizzazione; sarebbe tradire l’esempio di Gesù che venne «per annunziare ai poveri un lieto messaggio» (Lc 4, 18); sarebbe in realtà un rifiuto delle conseguenze dell’Incarnazione, nella quale «il Verbo si fece carne» (Gv 1, 14).“ Giovanni Paolo II
“Il cristiano non deve essere tiepido. L’Apocalisse ci dice che questo è il più grande pericolo del cristiano: che non dica di no, ma un sì molto tiepido. Questa tiepidezza proprio discredita il cristianesimo. La fede deve divenire in noi fiamma dell’amore, fiamma che realmente accende il mio essere, diventa grande passione del mio essere, e così accende il prossimo. Questo è il modo dell’evangelizzazione: «Accéndat ardor proximos», che la verità diventi in me carità e la carità accenda come fuoco anche l’altro. Solo in questo accendere l’altro attraverso la fiamma della nostra carità, cresce realmente l’evangelizzazione, la presenza del Vangelo, che non è più solo parola, ma realtà vissuta.“ — Papa Benedetto XVI
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