Maria Simma e le anime del purgatorio
Le anime facevano alcune richieste alla mistica austriaca. Scopriamo quali!
Rita Sberna (16.11.2021 09:33, Gaudium Press)Maria Simma è considerata dalle anime del purgatorio la Madre della Misericordia. Nata il 5 febbraio 1915 e morta il 16 marzo 2004.
La testimonianza di un anima
Un anima disse che alla sua morte, Maria aveva domandato a Gesù di liberare tutte le anime che si trovavano nel Purgatorio nel giorno dell’Assunzione, e che Gesù aveva esaudito la preghiera di Sua Madre.
Il giorno dell’Assunzione queste anime avevano accompagnato Maria in cielo poiché ella era stata incoronata come Madre della Misericordia e Madre della Grazie Divina.
La notte di Ognissanti
Durante la notte di Ognissanti un’anima disse a Maria: “Oggi, giorno di tutti i Santi, moriranno al Voralberg due persone che sono in gran pericolo di dannazione. Queste non possono essere salvate se non si prega con insistenza per loro”.
Maria Simma pregò e fu aiutata anche da altre persone. La notte seguente un’anima venne a dirle che le due anime erano scampate dall’inferno ed erano arrivate nel purgatorio. Uno dei due malati si era fatto amministrare i Santi Sacramenti, l’altro li aveva rifiutati.
Per quale motivo alcune anime vanno all’inferno?
Molte anime vanno all’inferno perché ci sono poche persone che pregano per loro, questo è ciò che sostengono le anime del purgatorio.
Si potrebbero salvare molte anime dall’inferno se mattina e sera si recitasse questa preghiera per loro seguita da tre Ave Maria:
“O Misericordioso Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l’agonia del Vostro Santissimo Cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso. Cuore agonizzante di Gesù, abbiate pietà dei morenti”.
Un consiglio che Maria Simma dava era quello di essere come i bambini, scacciando i pensieri negativi verso il prossimo. Tutto parte infatti dalla mente: “Si combattano subito tutti i pensieri contro la carità, e non si arriverà a giudicare gli altri senza carità”.
L’apostolato per i cattolici è un dovere
Sotto la guida delle anime del purgatorio, la mistica Maria dice: «l’apostolato è un dovere. Alcuni lo esercitano con la professione e altri con il buon esempio. Ci si lamenta che molti sono corrotti dai discorsi contro la morale e contro la religione. Perché dunque gli altri tacciano? I buoni devono pur difendere le loro convinzioni e dichiararsi cristiani (…). Ogni cristiano dovrebbe rimettersi a ricercare il regno di Dio ed a cercare di farlo progredire, altrimenti gli uomini non saranno più in grado di riconoscere il governo della Provvidenza. La preoccupazione dell’anima non deve essere soffocata da quella esagerata del corpo».
lascia il tuo commento