Il disegnatore Fabio Vettori per la prima volta parla della sua fede
“Le mie formiche portano chicchi di Vangelo”.
Rita Sberna (27.11.2021 12:38, Gaudium Press) Fabio Vettori è un illustratore, trentino di 64 anni, ex maestro di sci, ritrae le sue formiche ormai da molti anni, nei biglietti di auguri, nei diari scolastici. Ma chi sono le sue formiche? Siamo proprio noi!
Una delle sue ultime “trovate” è quella di illustrare le formiche che portano qualche chicco di Vangelo sui banchi di scuola di Trento. Ogni domenica, infatti, Vettori invia a tanti amici l’illustrazione a colori della frase per lui più significativa del brano evangelico che viene letto a Messa.
L’illustratore intervistato da Credere ha raccontato: «Mi sento molto piccolo come le mie formiche, ma sono contento con questo nuovo lavoro di aiutare ad approfondire gli episodi del Vangelo, sui quali mi confronto anche nel gruppo della Parola. Mi piace una lettura popolare, non mi appassionano le elucubrazioni teologiche, guardo alla vita di Gesù con occhi semplici. Ma anche papa Benedetto XVI ci aveva invitato più volte a ritornare come bambini…».
«I disegni sulla Parola», spiega Fabio «sono nati nel lockdown. Avevo tanto tempo a disposizione in quella lunga Quaresima del 2020 e postavo ogni giorno un’illustrazione colorata che potesse dare fiducia a malati e operatori sanitari. Ho ritratto i gesti storici di papa Francesco e la speranza dei giorni di Pasqua. Ne è nato poi un diario (il ricavato è andato tutto alla Croce Rossa Italiana, ndr) e la spinta a proseguire concentrandomi ogni settimana sul Vangelo della domenica».
Le sue formichine compiranno 50 anni
Nel 2022 le formichine di Fabio Vettori compiranno 50 anni, l’amore per il disegno è stato più grande dell’amore per gli sci, al punto di decidere di lasciare la professione di maestro per dedicarsi a tempo pieno al disegno.
«Non manca mai il sole che sorride, in cui rifletto anche la mia visione gioiosa della vita, nonostante le sue fatiche».
Tra i suoi disegni preferiti ce né uno “profetico” del 1985, con un arcobaleno sorretto da cinque mongolfiere che va a raggiungere il sole.
Il bello del suo lavoro è anche la condivisione in famiglia, con la moglie Patrizia e il figlio Alessandro che ne gestisce la parte commerciale insieme a Lorena e Lorenzo (nel negozio di Moena fanno la stagione con le formiche anche Ivana e Micaela), mentre la figlia Francesca, universitaria, si è già cimentata nella realizzazione di un video sull’arte del papà.
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