La Messa in latino non può essere celebrata nella Diocesi di Roma durante la Settimana Santa 2022
Inoltre, la Diocesi romana ha anche stabilito che nessun altro sacramento o sacramentale, oltre alla Santa Messa, può essere celebrato secondo il rito antico.
Rita Sberna (28.11.2021 19:58, Gaudium Press) In una lettera indirizzata ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi di Roma, il Vicario Generale, Cardinale Angelo De Donatis, ha vietato la celebrazione della Messa tradizionale prima della riforma del Concilio Vaticano II durante il Triduo Pasquale del 2022, che va dalla celebrazione dell’Ultima Cena del Giovedì Santo fino al pomeriggio della domenica di Pasqua. Inoltre, la Diocesi romana ha anche stabilito che nessun altro sacramento o sacramentale, oltre alla Santa Messa, possa essere celebrato secondo l’antico rito. Queste linee guida sono state emanate in risposta al “motu proprio Traditionis custodes” di papa Francesco pubblicato a luglio, che impone restrizioni all’uso del Messale Romano del 1962.
Motivo del lancio del motu proprio “Traditionis custodes”
Papa Francesco ha spiegato, nel momento in cui ha lanciato il motu proprio, di aver preso questa decisione perché l’uso del messale del 1962 è stato spesso caratterizzato da un rifiuto non solo della riforma liturgica ma dello stesso Concilio Vaticano II, sostenendo infondatamente che la riforma Tradizione tradita e la ‘vera Chiesa’. Secondo il Cardinale Vicario di Roma, anche il parroco della Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini, chiesa gestita dalla Fraternità Sacerdotale di San Pietro (FSSP), è stato nominato provvisoriamente incaricato della degna celebrazione della liturgia eucaristica, come nonché per l’ordinaria cura pastorale e spirituale dei fedeli legata alla messa tradizionale.
Il Motu Proprio di Francesco ha revocato la Lettera Apostolica di Benedetto XVI
Come stabilito dal Cardinale, le letture che si svolgono durante le messe tradizionali in latino devono essere proclamate in lingua italiana secondo la traduzione 2008 della Conferenza Episcopale Italiana. De Donatis sottolinea che «non è più possibile utilizzare il Rituale Romano e gli altri libri liturgici del ‘rito antico’ per la celebrazione dei sacramenti e dei sacramentali”. Il motu proprio ‘Traditionis custodes’, pubblicato il 16 luglio, ha revocato la lettera apostolica ‘Summorum Pontificum’ del 2007 di Benedetto XVI, che estendeva a tutti i sacerdoti il diritto di celebrare la messa utilizzando il Messale Romano del 1962. Da allora, i Vescovi di tutto il mondo consentionoo vietano ai sacerdoti di celebrare la Messa secondo l’antico rito nelle loro diocesi. (EPC)
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