Padre Tito, giornalista e assassinato dai nazisti, sarà un santo
Il Papa ha autorizzato la promulgazione dei riconoscimenti miracolosi di due beati.
Rita Sberna (29.11.2021 20:02, Gaudium Press) Oggi Papa Francesco ha ricevuto in udienza il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Cardinale Semeraro, e ivi ha autorizzato la promulgazione dei decreti relativi al riconoscimento dei miracoli attribuiti all’intercessione di due beati, don Tito Brandsma e la religiosa italiana María de Jesús (nel mondo, Carolina Santocanale), fondatrice della Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata Concezione di Lourdes.
Caratteristiche biografiche di padre Tito
Padre Tito Brandsma, nasce il 23 febbraio 1881 a Oegeklooster, in Olanda, in una famiglia cattolica. Entrò nell’ordine carmelitano il 17 settembre 1898, quando ricevette il nome religioso Titus (Titus). Studiò filosofia, matematica e misticismo e nel 1935 fu nominato assistente ecclesiastico dell’Ordine dei giornalisti cattolici.
Ordinato sacerdote nel 1905, conseguì il dottorato in filosofia a Roma nel 1909. Fu professore in varie scuole del suo paese. È un traduttore delle opere di Santa Teresa d’Avila in olandese. Fu uno dei fondatori dell’Università Cattolica di Nijmegen (oggi Radboud University), dove divenne professore di filosofia e storia del misticismo durante l’anno accademico 1923-1924. Successivamente fu eletto Gran Rettore. Uno degli aspetti della sua vita che vengono maggiormente evidenziati è il suo lavoro di giornalista e consigliere ecclesiastico di diversi giornali cattolici dal 1935.
Quando il nazismo imperversava, anche nella sua terra, incoraggiò la stampa cattolica a resistergli. Fu persino arrestato nel 1942 quando era già giornalista, quando cercò di persuadere i giornali cattolici olandesi a non includere la propaganda nazista nelle loro edizioni, contravvenendo così alla legge nazista per i territori occupati. Aveva anche già collaborato alla preparazione di una Lettera pastorale letta in tutte le parrocchie in cui i vescovi olandesi condannavano ufficialmente le misure antisemite naziste e le prime deportazioni di ebrei.
La lettera affermava anche l’assoluta incompatibilità tra nazismo e cattolicesimo. Il sacerdote, arrestato il 19 gennaio 1942, fu assassinato in odio alla fede, con un’iniezione di acido fenico, il 26 luglio 1942 nel campo di concentramento di Dachau, in Germania. A Dachau si riunirono la maggior parte dei prigionieri cristiani detenuti dai nazisti. Il miracolo che è stato approvato per la canonizzazione è la guarigione di un padre carmelitano di “melanoma metastatico ai linfonodi”, avvenuta nel 2004 a Palm Beach, Stati Uniti d’America.
Altri decreti
Papa Francesco ha firmato anche il decreto che riconosce il martirio dei Servi di Dio Enrico Planchart, sacerdote professo dell’Istituto dei Religiosi di San Vincenzo de’ Paoli, Ladislao Radigue e 3 Compagni, sacerdoti professi della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria , nonché l’Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento; assassinato per odio alla fede il 26 maggio 1871 a Parigi (Francia).
Parimenti il pontefice riconobbe le virtù eroiche dei successivi Servi di Dio Antonio Bello, Vescovo di Molfetta-Ruvo Giovinazzo-Terlizzi; Juan de Jesús María (nel mondo: Giovanni de San Pedro y Ustarroz), sacerdote professo dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; Giorgio Guzzetta, parroco della Confederazione dell’Oratorio di San Filippo Neri; Natalina Bonardi (nata Mary), Fondatrice della Congregazione delle Suore di Santa Maria di Loreto; Maria Dositea Bottani (nel mondo: Maria Domenica), Superiora Generale della Congregazione delle Suore Orsoline dell’Immacolata Vergine Maria di Gandino; e Odette Vidal Cardoso, fedeli laici
lascia il tuo commento