La salita al cielo di padre Cristoforo Amanzi, esempio di “Riconciliazione e Pace”
Muore il 2 dicembre, presso l’ospedale Spallanzani di Roma, lasciando un grande vuoto nei cuori di coloro che attingevano pace e riconciliazione da lui … che ne è stato un esempio fondando la fraternita “Madre della Riconciliazione e della Pace”.
Rita Sberna (07.12.2021 19:19, Gaudium Press) Difficile scrivere questo articolo rimanendone distaccata, per me che sono stata una sua “figlia spirituale” e lo dico con fierezza e orgoglio, quell’orgoglio pieno di gratitudine verso Dio che lo ha messo nel mio cammino e in quello di tante anime.
Fra Cristoforo Amanzi aveva fatto esperienza di Dio, un san Paolo caduto da cavallo, lui che da giovane si era dedicato alla politica, ateo e comunista e che ad un certo punto si reca a Medjugorje per raggiungere la ragazza (divorziata con figli) e invece lì ritrova una Madre e un Padre che lo aspettavano per “proporgli un’altra vita”.
Ed’ questo il titolo del suo ultimo libro autobiografico che aveva finito di scrivere qualche mese fa “Ti propongo un’altra vita”, sono pagine in cui il suo carisma di riconciliazione e pace emerge tra le righe e nei racconti di vita vissuta con Dio.
(Il libro è disponibile nel sito www.riconciliazionepace.it nella sezione “I nostri libri”).
Qualche anno fa a Cristiani Today ha raccontato: “conobbi questa ragazza nel 1982, eravamo amici ed ogni tanto ci vedevamo. Poi nell’autunno del 1986 ci frequentammo più spesso… uscivamo insieme per una pizza, una passeggiata… così facendo lei s’innamorò di me e nella primavera del 1987 mi rivelò questo suo sentimento.
Inizialmente ci pensai un po’ perché lei aveva due bambini ed era divorziata… questo per me era un passo molto importante.
Dopo un paio di mesi di fidanzamento, questa ragazza cominciò a dimostrare un po’ di difficoltà nella relazione ed io non ne comprendevo il motivo, ciò per lungo tempo.
Era accaduto che lei si era convertita, dopo una esperienza di accompagnamento di una persona anziana, che poi morì. Da quella esperienza ne uscì con la fede, cominciò a frequentare gruppi di preghiera e capì che con me non poteva più stare.
In quel momento purtroppo non compresi, per me l’anomalia era la nostra relazione tiepida.
A metà di luglio, dopo circa un mese, mi comunicò che sarebbe andata a Medjugorje.
Io me la presi tantissimo perché era una decisione unilaterale, quindi la feci scendere dalla macchina e me ne andai.
Tornando a casa pensai di farle una sorpresa, raggiungendola qualche giorno dopo. Infatti, senza dirle nulla partii con la macchina per Medjugorje.
Il mio progetto era il seguente: mentre le persone che erano con lei nel fine settimana sarebbero rientrate in Italia, noi saremmo andati al mare.
Ma le cose andarono diversamente.”
L’incontro con suor Josipa
A Medjugorje, Cristoforo (che all’epoca prima della conversione si chiamava Ercole) ebbe un’esperienza particolare quasi mistica, incontrando una suora, suor Josipa. Il frate racconta: “Ero giunto a 10 metri da lei, e questa suora ci venne incontro come se mi conoscesse da molto tempo.
A quel punto, Suor Josipa mi diede la mano, e non vidi più nulla. Si fece buio attorno a me e vidi una scritta di colore giallo che diceva “GESU’”.
La vera caduta da cavallo avvenne sul monte Krizevac
Se padre Cristoforo visse un’esperienza mistica incontrando la suora, sul monte Krizevac possiamo realmente dire che Dio gli si è rivelato in maniera tangibile. Sempre a Cristiani Today ha raccontato: “Andai l’indomani mattina al Križevac, mi recai in macchina ai piedi della montagna. Durante il tragitto provai a recitare l’Ave Maria ma ebbi grandi difficoltà.
E dire che da piccolo ero un bambino modello, chierichetto, 10 in condotta! Alle superiori poi mi allontanai dalla chiesa e dalla fede, divenni come gli altri, commettendo danni al prossimo e offese a Dio.
Mi colpì però questo fatto di non riuscire a recitare l’Ave Maria.
Comunque, salendo il Križevac, provai a pregare insieme agli altri ma dopo qualche minuto entrai “in soprappensiero” anche se oggi chiamerei questo mio pensare, una illuminazione dello Spirito Santo che mi concesse di rivedere tutta la mia vita. Prima di arrivare davanti alla croce, in un tratto sentii una voce chiara e paterna che mi disse “Questo è quello che tu hai fatto. Io ti propongo un’altra vita”.
Subito capii che Dio c’era ed era stato sempre con me e mi stava dando la possibilità di amare e di ricominciare. Poi, davanti alla croce mi misi a piangere per 20 minuti senza potermi fermare. Percepivo un profondo senso di gratitudine e di pentimento. Lì è iniziata la mia conversione!”
Da Ercole a Fra Cristoforo
E’ entrato nell’Ordine dei Frati Minori nel 1990, Ercole Amanzi scelse il nome religioso di Cristoforo. Leggendo la storia di San Cristoforo, scoprì che la memoria liturgica del santo coincideva con la data della sua conversione: il 25 luglio, data nella quale, peraltro, si festeggia anche il patrono della parrocchia di Medjugorje, San Giacomo. Inoltre, un’altra Dio-incidenza, agli albori della cristianità, il culto di San Cristoforo aveva sostituito il culto pagano del semidio Ercole!
Ha fatto la professione solenne il 17 settembre 1995 in Santa Maria in Ara Coeli ed è stato ordinato sacerdote il 13 settembre 1997 presso Don Bosco a Roma.
La fraternità “Madre della Riconciliazione e della Pace
La fraternità francescana “Madre della Riconciliazione e della pace” è nata nel 2006, fondata da Padre Cristoforo Amanzi, offre momenti di preghiera e percorsi spirituali intensi e profondi: il Santo Rosario, la Santa Messa, l’Adorazione Eucaristica, gli Esercizi spirituali, i pellegrinaggi ed altre esperienze di vita fraterna, orientati a ritrovare la pace di Cristo nel proprio cuore.
Madre della Riconciliazione e della Pace non è una semplice “comunità” ma una “fraternità” perché i membri riconoscono di essere fratelli in Cristo e ricercano costantemente di favorire la relazione di amicizia tra di loro, donandosi l’uno all’altro.
E’ una famiglia in cui fioriscono le vocazioni. A seguito di questo percorso spirituale che ormai va avanti da poco più di dieci anni, sono nati dei “Centri di spiritualità e accoglienza” per rendere visibile il carisma della fraternità nella condivisione evangelica, nella gioia e nella pace, ma soprattutto sperimentando l’amore fraterno proprio come chiede Gesù.
I Centri attuali, in cui la fraternità opera, attualmente si trovano a San Cesareo, a Medjugorje, a Ponticelli Sabino e a Falconara Marittima (AN). Quest’ultimo è una Casa di alloggio temporaneo per papà separati in grave difficoltà. Con l’aiuto della provvidenza ne nasceranno altri.
L’8 dicembre 2009, nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, Mons. Domenico Sigalini, ha approvato lo Statuto della Fraternità costituendola “Associazione privata di fedeli”.
Mentre in data 11 gennaio 2016 lo stesso Vescovo ha riconosciuto la fraternità come “Associazione pubblica di fedeli”.
La Madonna a Medjugorje il 26 giugno 1981 disse a Marija: Pace, Pace, Pace, Riconciliatevi. Riconciliatevi con Dio e tra di voi. E per fare questo è necessario credere, pregare, digiunare e confessarsi.
La Fraternità Madre della Riconciliazione e della Pace propone il programma che Maria, a Medjugorje, ha annunciato ai veggenti; perché senza la pace e il bene non possiamo vivere da veri figli di Dio.
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