“La Chiesa che vorrei” il nuovo libro di don Federico Fabris
I giovani sollecitano la comunità cristiana; la Chiesa che i giovani sognano in un testo.
Rita Sberna (02.02.2022 08:34, Gaudium Press) “La Chiesa che vorrei” è il nuovo libro del giovane sacerdote don Federico Fabris, scritto per l’edizioni Effatà, un testo che dà voce ai giovani, ai loro sogni e desideri, che aiutano a capire in che modo la Chiesa deve cambiare per essere inclusiva nelle loro giovani vite attraverso esperienze che includono Dio.
Perché hai deciso di scrivere questo libro?
Se ci guardiamo attorno, da ormai parecchi anni le nostre assemblee domenicali, oltre a quelle feriali, ci presentano più posti vuoti che gremiti. Se analizziamo meglio le assenze, ci accorgiamo subito che i posti vuoti per lo più si concentrano in età ben precise, e facilmente individuabili: quella dei giovani.
Ecco, perciò, che da almeno 6 anni, ho cercato le risposte al perché di questi vuoti non tanto (e non solo) nei libri, in convegni, ma… andando direttamente a chiedere ai diretti interessati. E queste sono le domande che ho rivolto a molti giovani, e giovanissimi, del nostro territorio, e del territorio nazionale, soprattutto a coloro che “non frequentano”: «Che Chiesa sogni? Come ti piacerebbe fosse la Chiesa?».
E, con una certa sorpresa, ho potuto constatare come nessuno di essi non abbia risposto, anzi! La maggior parte mi ha ringraziato e mi ha chiesto di aver pazienza per formulare con un po’ di tempo adeguato la propria risposta, non essendo “una domanda che ci si sente rivolta tutti i giorni”.
Com’è nato questo libro?
Questo lavoro è un condensato di esperienze, suggerimenti, “confessioni” personali di tanti e tante giovani che hanno accolto – a mio parere sullo stile sinodale, di cui tanto si parla in questi anni – l’invito fatto a prendere sul serio anche la domanda di fede, e del loro senso di fede, in questi tempi.
Ciascuna riflessione loro è accompagnata da alcune righe di commento che mi hanno interpellato a sognare una Chiesa… che sa sognare, in grande! Ad esse si è voluto aggiungere qualche passo in riferimento a qualche santo, o alle encicliche di papa Francesco, che richiamano quello che è il nucleo centrale della risposta.
Cosa ti aspetti da queste pagine?
L’augurio, naturalmente, è che, dentro il cammino sinodale, anche questi contributi possano essere utili frammenti per non lasciare la Chiesa “in balia delle onde”, ma possano diventare piccoli tocchi e rintocchi per gustare un suono diverso, una melodia nuova, una primavera dove sbocciano tanti fiori profumati che preparano la strada per tanti frutti che si potranno poi raccogliere.
Don Federico Fabris
Classe 1982, originario di Roana (VI), è stato ordinato prete il 3 giugno 2007 a Padova. Ha svolto il suo ministero come vicario parrocchiale a Valdobbiadene e a Monselice; come collaboratore nelle parrocchie delle unità pastorali dell’Altopiano di Asiago; come parroco a Camporovere e attualmente è parroco a Mure e Laverda (VI). Ad inizio novembre 2021 è stato nominato anche cappellano all’ospedale di Asiago. Cura un blog di riflessioni: www.donfedericofabris.wordpress.com e, appassionato di sport, segue il Vicenza, squadra di cui è tifosissimo, e dedica il suo tempo a “formarsi” attraverso l’ascolto e la sofferenza delle persone. Ha contribuito a realizzare il volume Michele il guerriero testimone della risurrezione, con la Team for Children di Vicenza, nel 2015.
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