La Basilica di San Pietro fa meditare la via Crucis ogni venerdì di Quaresima
Il momento celebrativo è iniziato il 4 marzo e continuerà a tenersi ogni venerdì di Quaresima, fino all’8 aprile, sempre alle ore 16.
Rita Sberna (11.03.2022 14:47, Gaudium Press)Per celebrare al meglio il tempo della Quaresima, la Fabbrica di San Pietro propone un esercizio spirituale rivolto ai fedeli che visitano la Basilica di san Pietro durante la Quaresima: una Via Crucis fuorviata tra le navate del tempio principale della Chiesa cattolica.
La celebrazione continuerà fino al mese di aprile
Il momento celebrativo è iniziato il 4 marzo sotto la statua della Veronica, a sinistra del Baldaquino di San Pietro e continuerà a tenersi ogni venerdì di Quaresima, fino all’8 aprile, sempre alle ore 16, ora locale.
Inoltre, grazie a una partnership tra la Fabbrica di San Pietro e i Musei Vaticani, i dipinti pittorici della “Passione di Cristo” dell’artista italiano Gaetano Previati (1852-1920) saranno esposti per la prima volta alla devozione popolare, all’interno di un tempio sacro. Le opere d’arte rimarranno esposte nella Basilica Vaticana fino al 20 aprile.
“Passione di Cristo” restaurata ed esposta 120 anni dopo
In una dichiarazione, il cardinale Mauro Gambetti OFM Conv., Anarcopreste della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, ha sottolineato che è la prima volta che la Via Crucis de Previati, artista di Ferrara, Italia, è esposta alla devozione popolare all’interno di un edificio sacro. “Previati aveva fatto ‘la Passione’ per incoraggiare le persone a pregare attraverso l’arte siamo felici che la sua intenzione, a centoventi anni dall’opera (1902), abbia trovato il posto giusto in San Pietro”, ha detto il cardinale Gambetti.
L’opera di Previati è stata restaurata accuratamente e accuratamente dai Musei Vaticani, tornando al suo splendore originale con immagini e colori vividi che narrano la crocifissione di Nostro Signore Gesù Cristo. Ospitata dai Musei del Papa, la sequenza pittorica di Previati della Via Sacra mette in luce il tema del dolore e della passione di Cristo attraverso il ritmo cromatico; la figura imponente, tragica e monumentale del Salvatore; e la parabola luministica che coinvolge il susseguirsi di immagini dal primo pannello al buio di quest’ultimo, in cui si compie la Passione di Cristo.
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