E’ morto Attilio Tamburrini, socio fondatore di Alleanza Cattolica
Muore uno dei socio- fondatori di Alleanza Cattolica, Attilio Tamburrini all’età di 75 anni.
Rita Sberna (06.04.2022 07:15, Gaudium Press) Attilio Tamburrini era responsabile di Alleanza Cattolica per il Lazio da quarant’anni, per molti è stato un “istituzione” proprio per la sua saggezza e l’amore incondizionato che aveva sempre avuto per l’associazione.
I funerali verranno celebrati nel suo paese natio alle 17, a Settefrati.
Scrive Domenico Airoma “Se dovessi dare un volto alla saggezza, per me sarebbe quello di Attilio Tamburrini.
E’ scritto (Ecclesiaste 8,1): “Chi è come il saggio? E chi conosce la spiegazione delle cose? La saggezza di un uomo gli rischiara il viso, e la durezza del suo volto ne è mutata”.
Il volto di Attilio era rischiarato dal saggio distacco dalle cose che egli sapeva trasmettere, dal suo sguardo profondo, dalla sua capacità di pesare uomini e circostanze, di intravvedere la direzione degli eventi.
A lui tanti di noi, quorum ego, si sono affidati soprattutto nei momenti di disorientamento, perché indicasse la strada, per non deragliare. Ed egli si è fatto sempre trovare, rassicurante e rassicurando, come porto sicuro.”
Attilio è stato una guida spirituale per tanti
Si legge dallo scritto di Domenico Airoma che Attilio ha fatto da guida a tanti che lo seguivano “Attilio ha incarnato la funzione di una particolare forma di direzione di vita, quella propria della militanza contro-rivoluzionaria. Egli sapeva valutare la qualità delle vicende storiche, della storia grande e di quella piccola di Alleanza Cattolica. Ed è per questo che non si è fatto mai prendere da innamoramenti repentini ed umorali, consapevole di quanto sia “stolto l’uomo che confida nell’uomo”. Ed è per questo che ha sempre conservato un pacato stile ghibellino nei confronti delle vicende storiche della Chiesa, senza mai farsi prendere da infantilismi cripto-sedevacantisti. Ed è per questo che ha sempre mantenuto nei confronti della politica partitica un atteggiamento di curiosità ed attenzione, senza mai attribuire ad essa alcuna funzione salvifica, mai deluso perché mai illusosi.”
Amava la Spagna ed era innamorato di Dio
“Amava la Spagna e quello che quel mondo aveva saputo incarnare: l’amore di Dio fino al disprezzo di sé, come solo un vero hidalgo sa fare, senza prosopopea, senza vanagloria, nella consapevolezza di essere servi inutili. Amava la Spagna senza perdere, tuttavia, quel sano distacco che gli permetteva di denunciare gli errori di un ingessatura franchista che aveva impedito di rendersi conto del secolarismo, che intanto procedeva sotterraneamente” – afferma Domenico.
Una delle cose che Attilio Tamburrini amava ricordare era “Il cimitero è pieno di persone che si ritenevano insostituibili” e adesso anche lui dall’alto pregherà per tutti noi.
lascia il tuo commento