Papa Francesco ”La vita spirituale è la relazione con il Vivente”
L’udienza generale di oggi si è basata sul tema “Perché siamo desolati” è la continuazione del ciclo di catechesi sul Discernimento.
Rita Sberna (16.11.2022 11:37, Gaudium Press) Il Papa ha iniziato l’udienza ricordano di trattare il tema del Discernimento e soprattutto soffermandosi sull’importanza di leggere ciò che si muove dentro di noi, per non prendere decisioni affrettate dettate dall’emozione del momento per poi pentirsene.
“Anche lo stato spirituale che chiamiamo desolazione può essere occasione di crescita. Infatti, se non c’è un po’ di insoddisfazione, di tristezza salutare, una sana capacità di abitare nella solitudine, di stare con noi stessi senza fuggire, rischiamo di rimanere sempre alla superficie delle cose e non prendere mai contatto con il centro della nostra esistenza. La desolazione provoca uno “scuotimento dell’anima”, mantiene desti, favorisce la vigilanza e l’umiltà e ci protegge dal vento del capriccio. Sono condizioni indispensabili per il progresso nella vita, e quindi anche nella vita spirituale.” – dice il Papa.
L’inquietudine per i santi
Papa Francesco inoltre ha parlato dell’inquietudine che hanno provato i santi: “Per molti santi e sante, l’inquietudine è stata una spinta decisiva per dare una svolta alla propria vita. È il caso, ad esempio, di Agostino di Ippona, di Edith Stein, di Giuseppe Benedetto Cottolengo, di Charles de Foucauld. Le scelte importanti hanno un prezzo che la vita presenta, un prezzo che è alla portata di tutti”.
La desolazione è anche un invito alla gratuità
“Essere desolati ci offre la possibilità di crescere, di iniziare una relazione più matura, più bella, con il Signore e con le persone care, una relazione che non si riduca a un mero scambio di dare e avere” – afferma Francesco.
Il Papa poi parla del nostro modo di pregare chiedendo miracoli o favori “Anche molte nostre preghiere sono un po’ di questo tipo, sono richieste di favori rivolte al Signore, senza un vero interesse nei suoi confronti. Il Vangelo nota che Gesù era spesso circondato da tanta gente che lo cercava per ottenere qualcosa, guarigioni, aiuti materiali, ma non semplicemente per stare con Lui. Era pressato dalle folle, eppure era solo”.
Il Papa infine conclude dicendo: “Di fronte alle difficoltà, quindi, mai scoraggiarsi, ma affrontare la prova con decisione, con l’aiuto della grazia di Dio che non ci viene mai a mancare. E se sentiamo dentro di noi una voce insistente che vuole distoglierci dalla preghiera, impariamo a smascherarla come la voce del tentatore; e non lasciamoci impressionare: semplicemente, facciamo proprio il contrario di quello che ci dice!”
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